Non è un segreto che Charles Leclerc abbia giurato amore eterno alla Scuderia Ferrari. Nonostante la monoposto poco competitiva con cui si trova a colluttare ogni Gran Premio, il monegasco non ha dubbi. Il suo sogno è di vincere con il team di Maranello. Il titolo un giorno arriverà anche per lui. Fare cambio di auto con Max Verstappen, rivale di sempre, forse potrebbe accelerare i tempi, ma l’amore per la rossa è più forte di tutto.
La lotta con Verstappen non spaventa Leclerc: l’amore per la Ferrari è più forte
Colui che ha insegnato a guidare i kart a Charles Leclerc era un pilota della Ferrari Driver Academy, destinato a diventare una loro guida, prima o poi. La fatalità della vita, però, non ha voluto coronare gli anni di sacrifici. Jules Bianchi, padrino del monegasco, è morto prima di poter guidare per la Ferrari. Tuttavia, quel sogno nel cassetto del francese è stato comunque esaudito. Charles Leclerc, fratello minore del migliore amico di Jules, ha appreso tutto quello che poteva dal suo maestro. Ha fatto diventare suo il futuro che sarebbe stato di Bianchi. L’aveva anche promesso a suo padre Hervé in punto di morte. Adesso è tutta realtà. Charles Leclerc è un pilota della Scuderia Ferrari. Era scritto nel suo destino. E’ un predestinato.
Sono ormai cinque anni che guida per la rossa, di pole position e vittorie ne ha avute tante, la più iconica rimarrà per sempre quella di Monza nel 2019. Nella scorsa stagione, nel 2022, è stato in lotta per il mondiale per metà stagione, dovendosi poi accontentare del titolo di vice-campione del mondo. Aveva vinto Max Verstappen, il suo rivale di sempre, fin dai tempi dei kart. Sono cresciuti insieme nel competitivo mondo del motorsport, uno all’ombra del padre Jos e l’altro del padrino Jules. L’olandese ha fatto subito il salto di qualità correndo in Formula 1 per la Toro Rosso prima e la Red Bull poi, con cui ha vinto e sta stravincendo. Il monegasco, invece, ha avuto i suoi tempi, la giusta gavetta per essere dov’è ora. Tutte le formule propedeutiche fino all’arrivo in massima serie con l’Alfa Romeo, poi la chiamata di Ferrari.
Al team di Maranello Leclerc ha giurato amore eterno. Non importano le clausole del contratto da rinnovare, non importa la monoposto poco competitiva e difficile da guidare. Lui è stato chiaro: l’amore per la rossa è più forte di tutto. Lo fa in nome di Jules, lo fa in nome di Hervé. La Scuderia per lui è una seconda casa, non è di certo un mistero. L’ha chiarito bene anche di recente in un’intervista a “Repubblica“. Sicuramente a bordo della Red Bull di Verstappen il titolo arriverebbe prima, ma il monegasco non sarebbe contento. Il coronamento di un viaggio lungo una vita è vincere con il cavallino rampante stampato sul petto. Forse, se le stelle dovessero allinearsi, un trionfo al prossimo Gran Premio d’Italia 2023 potrebbe essere un assaggio di quello che potrebbe essere il futuro del Predestinato.
“Ci penso al confronto con Max Verstappen. Ma non vorrei mai avere il suo posto. Essere un pilota Ferrari è stato sempre il mio sogno e diventare campione del mondo con loro è il mio scopo. Adesso so di non avere la monoposto all’altezza per lottare con Max. Però non ho dubbi che la mia strada sia quella giusta. Guarderò la mia carriera quando mi ritirerò. Non ho rimpianti o rimorsi, sono felice a Maranello. Ad ogni gara c’è la speranza di vincere. Quando chiudo la visiera penso solo alla vittoria. Realisticamente parlando la vedo molto difficile. C’è veramente tanto da migliorare. Serve consistenza per stare davanti ai team che inseguono e puntare al secondo posto Costruttori. Poi cercheremo le imprendibili Red Bull“. – Charles Leclerc
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