I circuiti italiani di Monza ed Imola potrebbero restare in F1 per ancora un po’. Attraverso un atteggiamento collaborativo dimostrato da sia i due sindaci dei rispettivi paesi, sia da parte dell’ACI, si ĆØ aperta una strada per il futuro del mondiale nel Bel Paese almeno fino al 2030. L’idea proposta dalle varie figure in ballo ĆØ piaciuta a Stefano Domenicali, e se andasse in porto potrebbe essere un segno positivo non solo per lo sport, ma anche per l’inizio di un legame fraterno tra i due storici tracciati.
Monza e Imola possono restare nel calendario di F1: il progetto per salvare l’Italia
L’Italia in Formula 1 rischia di perdere l’occasione di avere Gran Premi nel proprio territorio. Attualmente, e a partire dal 2020, il campionato mondiale ha dato l’opportunitĆ di vedere ben due eventi nel Bel Paese. Allo storico Autodromo di Monza si ĆØ affiancato l’altrettanto colmo di storia circuito di Imola, il quale purtroppo nel 2023 non ĆØ stato disputato per la terribile alluvione che colpƬ la zona. Per recuperare, l’ultimo GP dell’Emilia Romagna ĆØ stato spostato al 2026, mentre il Gran Premio d’Italia ha vita teoricamente fino al 2025. Due circuiti parte fondamentale della storia della competizione, che per mancanze importanti a livello di infrastrutture rischiano di scomparire.
Dopo l’appuntamento olandese, il paddock della F1 si ĆØ spostato proprio a Monza. La tappa italiana ha raggiunto il weekend con molti dubbi sia sull’affluenza del pubblico, sia in generale sulla gestione dell’Autodromo. Tra i personaggi extra-sportivi giunti in pista ci sono stati, perĆ², volti importanti proprio per il futuro del tricolore nel circus mondiale. Dal Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, passando per il Ministro dei Trasporti Matteo Salvini, fino alle personalitĆ dei sindaci di Monza ed Imola Paolo Pilotto e Marco Panieri. I due si sono incontrati non per affrontare la causa cercando di sopraffare l’altro, come giĆ successo in passato, ma per trovare un accordo comune. Il sogno ĆØ continuare ad avere due tappe nella penisola italiana, gestendo lo sviluppo delle infrastrutture e la tassa di iscrizione al calendario di 30 milioni ciascuno.
“La sfida ĆØ proseguire una storia che stiamo giĆ vivendo. Ć evidente che i due GP non rappresentano piĆ¹ solo le due cittĆ o due Regioni, ma la dimensione ĆØ diventata quella dellāintero Paese“ ha spiegato il sindaco di Imola Marco Panieri. “Ć una sfida, quindi, che deve essere raccolta da tutti e noi amministratori locali ci siamo giĆ messi allāopera iniziando una collaborazione strategica molto importante. Il Governo ha una grande possibilitĆ : decidere se accompagnare una grande progetto di squadra dove non vince una singola realtĆ , ma vince lāintero Paese”.
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