L’ultimo weekend iridato ha visto andare in scena diversi aspetti di cui non sempre si vede. In particolare, oltre alle condizioni dei piloti al termine della gara di domenica, ha colpito molto la reazione che uno di loro ha manifestato al venerdì. Lance Stroll, eliminato presto dalle qualifiche del GP del Qatar, ha infatti dato una spinta ad un membro del team; un’azione che il team principal ha però difeso.
GP Qatar, spinta Stroll: Mike Krack difende la reazione del pilota
Non è certo un fine settimana che verrà scordato in fretta quello che la F1 ha vissuto sul tracciato di Lusail. La stanchezza di un campionato lungo che ormai sta quasi volgendo al termine si è infatti fatta sentire fin dal primo giorno in pista. A stupire è stata infatti la reazione che Lance Stroll ha avuto una volta sceso dalla macchina nel venerdì qatariota. Eliminato ancora in Q1, il pilota canadese non ha tenuto nascosta la frustrazione dovuta alle difficoltà di quest’anno. Un sentimento che Stroll ha sfogato con tanto di spinta ad un membro del team Aston Martin.
Il gesto del pilota non è ovviamente piaciuto né al grande pubblico né agli addetti ai lavori. Le critiche non sono dunque mancate per Stroll che si è così ritrovato al centro dell’attenzione in modo negativo. Ad intervenire in sua difesa, come riportato da RacingNews365.com, è stato però Mike Krack. Il team principal della Aston Martin ha infatti giustificato la reazione che a tutti è parsa eccessiva, spiegando che la frustrazione nello sport non sempre riesce ad essere domata nell’immediato.
“Quando si performa al di sotto delle proprie aspettative si accumula molta frustrazione e questa ad un certo punto viene fuori. Prendiamo ad esempio un calciatore che viene sostituto; spesso lo vediamo lanciare la magia a terra o buttare le bottiglie di acqua o non dare il cinque all’allenatore. Anche noi al muretto siamo carichi di adrenalina, ma sono sicuro che i piloti ne hanno 10 o 20 volte di più; i microfoni infatti vanno subito davanti a loro per valutare le reazioni che hanno. Credo che le emozioni siano ciò che vogliamo dagli sportivi. E se reagiscono non manca il giudizio: è giusto o è sbagliato? Bisogna fare attenzione. Quando si esagera lo si vuole vedere per avere qualcosa di cui parlare; alla gente piace sedersi sul divano o in una stanza con l’aria condizionata e dire che un gesto era troppo o che non andava fatto. Dovremmo avere più rispetto per i piloti e gli sportivi d’élite”. – Mike Krack
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