Michele Pirro, collaudatore della Ducati MotoGP, ha parlato ai colleghi di GPOne della prestazione di Marc Márquez al test di Valencia ed ha raccolto le sensazioni del pilota, che ha segnalato poco da migliorare sulla sua nuova moto del Team Gresini. Non è mancato il suo parere sulle concessioni e sulla GP24.
Pirro: “Era indiscutibile che Marquez riuscisse a trovare il giusto feeling con la Ducati”
Quarto crono registrato, ottime sensazioni, velocità di adattamento. Il debutto di Marc Marquez in Ducati è andato nel migliore dei modi ma non ha stravolto le aspettative che tutti avevano su di lui. Soprattutto coloro che hanno voluto credere nello spagnolo, dandogli l’opportunità di approdare alla casa di Borgo Panigale. Uno di questi è Michele Pirro, tester Ducati.
“Tralasciando per un attimo i tifosi, per chi vive questo mondo da vicino era indiscutibile che Marquez riuscisse a trovare il giusto feeling con la Ducati, perché è un otto volte campione del mondo e un pilota che ha vinto molto. Chiaro che gli ultimi anni sono stati difficili, ma già con la Honda aveva dimostrato che, nelle occasioni in cui voleva rischiare un po’ di più, era ancora tra i più veloci. Personalmente non mi ha sorpreso, anzi, ha confermato che la nostra moto è versatile per tutti i piloti. Ne sono orgoglioso e dobbiamo essere orgogliosi del lavoro svolto con tutti i ragazzi della Ducati e del fatto che Marquez l’abbia scelta“.
Pirro ha spiegato che Marc non ha notato molte cose da rivedere dopo essere salito sulla GP23: “Una cosa che ci siamo detti è il fatto che nel 2016 non poteva venire in Ducati, mentre ora ha scelto una Ducati per vincere di nuovo, e questo è un aspetto positivo. Non ha detto molto, ma quello che abbiamo visto, come la sua faccia, o il fatto che ha fatto una cinquantina di giri senza prendere grossi rischi, credo che queste siano le risposte migliori”.
“Come pilota e tester Ducati, che deve trasmettere informazioni e sensazioni ai tecnici, mi sono chiaramente preoccupato di chiedergli quali cose potevano essere migliorate, e il foglio era praticamente bianco. C’è soddisfazione in questo, perché quando sono arrivato in Ducati eravamo noi a dover copiare le case giapponesi, mentre ora la situazione è invertita“. – Ha continuato Michele
Pirro sulle concessioni: “Mi dà fastidio che chi ha lavorato bene venga penalizzato”
Parlando poi delle concessioni Pirro ha spiegato cosa non gli piace del nuovo sistema. Ricordiamo che nel 2024 l’italiano vedrà ridotte le sue presenze in pista. A causa del regolamento sarà vietato alla Casa di Borgo Panigale di avere wild card. “Ci abbiamo messo 12 anni per arrivare a questa situazione, abbiamo vinto due Mondiali e non sette o otto di fila come gli altri, quindi possiamo ancora dire molto. Quello che mi dispiace è che questo nuovo regolamento non mi dà la possibilità di fare wild card nella prima parte del campionato”.
“E mi dà fastidio che chi ha lavorato bene negli ultimi anni venga penalizzato, anche perché le wild card erano un premio per il test team che lavorava dietro le quinte. Ce ne faremo una ragione, ma la cosa da sottolineare è che abbiamo piloti molto validi sulle nostre otto moto ed è difficile pensare di ottenere meno dell’85% dei punti. Da un lato devo sperare che la Ducati vinca più gare possibili, ma dall’altro dico ‘se vinciamo tanto…’”.
Pirro: “La differenza con la moto 2024 non sarà esagerata”
Pirro sostiene che non ci sia molta differenza tra la GP24 e la GP23: “Quest’anno abbiamo visto che la Ducati ha vinto con piloti diversi, con moto diverse. Quindi, se si pensa che Fabio Di Giannantonio è riuscito a vincere una gara con la moto dell’anno scorso senza aggiornamenti, e nelle ultime gare è stato sempre in lotta per il podio, si capisce che la differenza con la moto 2024 non sarà esagerata. A fare la differenza saranno le sensazioni e il feeling del pilota. Di Giannantonio ha costruito la moto intorno a sé e quindi ha fatto la differenza”.
“Lo stesso vale per Pecco Bagnaia. La cosa positiva è che Pecco ha avuto lo stesso feeling di base con la GP24 e con la moto 2023. Le considerava addirittura migliori, o almeno molto simili, e questo era proprio l’obiettivo principale che ci eravamo prefissati, perché negli ultimi due anni Pecco aveva avuto dei dubbi fino a Sepang. Márquez, come Di Giannantonio, sarà sicuramente tra i protagonisti, ma speriamo che anche Enea Bastianini possa fare una stagione normale, perché la MotoGP in questo momento non ti dà nulla se non sei al meglio”. – Ha concluso Michele Pirro
Ascolta Paddock GP Motomondiale
Potete recuperare la puntata andata in onda martedì 28 novembre alle ore 21:30 sul canale YouTube di Rossomotori, in cui si è parlato del GP conclusivo di Valencia e dei test in vista della stagione 2024. Abbiamo avuto il piacere di commentare il tutto insieme a Luca Bologna.
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Deborah Lazzaro