Il rapporto di comproprietà e di collaborazione tra Red Bull ed AlphaTauri è costantemente monitorato dalla FIA, a partire da Nicholas Tombazis. Il supervisore greco della F1 infatti ha dichiarato che si vigila attentamente su situazioni del genere ed inoltre ha annunciato ulteriori modifiche in arrivo sul tema.
Red Bull e AlphaTauri, la FIA annuncia nuovi interventi sul trasferimento di soluzioni tecniche
L’AlphaTauri è stato uno dei team che ha portato aggiornamenti sino al termine della stagione di Formula 1. Inoltre la vettura della squadra con sede a Faenza è pure migliorata, garantendo a Yuki Tsunoda di arrivare per tre volte a punti nelle ultime cinque gare dell’anno. Questa crescita sul finale, anche grazie a delle soluzioni ispirate alla sorella maggiore Red Bull, ha insospettito più di qualche scuderia nel circus della F1. Tuttavia per la FIA sembra essere tutto sotto controllo: AlphaTauri pare aver trovato da sola le soluzioni ai problemi della sua monoposto. Questo al netto di sospetti e accuse più o meno fondate.
Certo è che dall’anno prossimo, con il cambio di denominazione del team in Racing Bulls (ancora non ufficiale, ndr) e con un annunciato rapporto sempre più stretto con Red Bull, la federazione dovrà vigilare ancora meglio sulla vicenda. La FIA ha annusato i rischi di una riproposizione della situazione Racing Point-Mercedes di qualche anno fa e, per evitare problemi, interverrà nuovamente. È stato lo stesso responsabile delle monoposto della FIA, Nicholas Tombazis, ad affermarlo. Oltre a ciò Tombazis ha dichiarato come AlphaTauri non abbia commesso alcuna infrazione al regolamento, almeno per ora.
Le parole di Tombazis
“Controlliamo le squadre con rapporti piuttosto stretti tra loro molto più di quanto monitoriamo i team indipendenti. Crediamo che AlphaTauri abbia soluzioni aerodinamiche piuttosto diverse rispetto all’altra squadra (cioè Red Bull, ndr) e pensiamo che non ci sia alcun segno di una collaborazione diretta. Evidentemente stanno lavorando duro e hanno fatto un passo avanti. Ma non credo che si possa dire che ciò sia dovuto ad un trasferimento di idee. (Comunque, ndr) dobbiamo verificare e assicurarci che tutte le squadre siano ben separate. (Tra l’altro, ndr) molto presto pubblicheremo nuove indicazioni per fornire ulteriori informazioni ai team. (Però non, ndr) credo che (stia avvenendo una condivisione di parti, ndr) in questo momento. (Tuttavia i rischi sono molti, ndr): se due team vogliono comunicare contro i regolamenti possono fare delle chiamate Zoom e chattare con i loro ingegneri. I nostri strumenti per evitare che ci sia (uno scambio di idee e soluzioni tecniche, ndr) non devono essere solamente collegati a componenti fisici scambiati da un team all’altro”. – Nicholas Tombazis
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Giacomo Lago