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Carlos Ezpeleta dice la sua riguardo il Format della MotoGP, che non cambierà nel 2024: "Non cambieremo, le cose stanno funzionando".

Carlos Ezpeleta, in un’intervista a Speedweek.com, esalta il nuovo format della MotoGP, ossia quello che ha visto l’introduzione della Sprint Race del sabato. La novità avrebbe funzionato nel portare un maggior pubblico a guardare la categoria. Nel 2024 resterà tutto invariato, nonostante alcuni degli addetti ai lavori, tra cui alcuni piloti, hanno ancora qualche dubbio.

Ezpeleta e le Sprint Race: “Siamo davvero felici, i numeri parlano chiaro”

Il 2023 è stato un anno di novità. Una tra tutte l’introduzione della Sprint Race, che si disputa il sabato pomeriggio di ogni GP. Sempre da quest’anno solo la seconda sessione di prove è considerata determinante per l’accesso diretto al Q2 delle Qualifiche. La griglia di partenza della Sprint è determinata dalle qualifiche del mattino e rimane la stessa anche per la gara lunga. Dorna Sports, FIM e IRTA, in questo modo, stanno cercando di aumentare il seguito del campionato che negli ultimi anni perso terreno, soprattutto se messo a confronto con quello di F1, ampiamente più acclamato e guardato.

Carlos Ezpeleta, come chief supporting officer, ne è entusiasta: “È stata una stagione fantastica per noi, con grandi cambiamenti nel format e l’integrazione di nuove persone nella nostra organizzazione. Siamo davvero felici. I numeri parlano chiaro, abbiamo avuto il maggior numero di telespettatori in una stagione, con un notevole aumento rispetto al 2022Per l’anno prossimo non cambieremo nulla, perché le cose stanno funzionando“.

MotoGP Sprint Race 2023
Photo Credit: MotoGP.com

Questo format non ha però accontentato tutti, soprattutto nella parte iniziale del campionato, quando ancora i piloti non sapevano bene a cosa sarebbero andati in contro. Pian piano hanno cominciato ad abituarsi all’idea di dover affrontare un numero doppio di gare rispetto a quanto fossero abituati, e così sarà anche per la stagione 2024. Verranno disputate ben 22 GP, che equivalgono a 44 partenze. Alcuni dei protagonisti lo ritengono un numero eccessivo di gare da disputare, mettendo i piloti maggiormente a rischio cadute e infortuni, che già di per sè lo sono in condizioni “normali”. D’altra parte i dati affermano che la nuova MotoGP ha funzionato nell’attrarre maggior interesse da parte del pubblico.

C’è sempre una misura di ciò che è troppo. Quarant’anni fa sarebbe stato troppo fare 18 gare. Parliamo molto con i piloti, che hanno una voce forte nel campionato. Abbiamo anche suggerito una serie di cose, come aumentare la distanza in griglia per ridurre i rischi alla partenza, ma hanno preferito lasciare tutto com’è. Inoltre, bisogna considerare che le differenze tra le moto sono minori che in passato. È presto per avere un quadro completo di questo format, continueremo a parlarne con i piloti“. – Ezpeleta sicuramente non cambierà la sua posizione e questo resterà, almeno per ora, il prezzo da pagare per avere più visibilità.

Ascolta Paddock GP Motomondiale

Potete recuperare la puntata andata in onda martedì 28 novembre alle ore 21:30 sul canale YouTube di Rossomotori, in cui si è parlato del GP conclusivo di Valencia e dei test in vista della stagione 2024. Abbiamo avuto il piacere di commentare il tutto insieme a Luca Bologna.

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Deborah Lazzaro

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