Casey Stoner, durante una recente intervista a TNT Sports, affila le unghie scarpa contro Yamaha, che lo avrebbe usato come “Capro espiatorio per convincere qualcun altro a firmare per meno”. L’avventura mai iniziata con Iwata lo ha portato prima in Honda e poi in Ducati, con cui ha raggiunto la vetta, ottenendo così la sua rivincita.
Casey Stoner: “Volevo far pentire Yamaha di non avere scelto me”
Siamo abituati ai toni di Casey. Non è di certo uno che le manda a dire, e anche in quest’ultima uscita non si è smentito. Il due volte campione del mondo continua a rivelare segreti tenuti celati durante gli anni di carriera nel motomondiale, che non è durata molto, ma che ancora fa parlare. Questa volta la protagonista del racconto è la Casa di Iwata,
Il pilota australiano ha iniziato a correre in MotoGP nel 2006 con la Honda del team LCR. Tuttavia, stando a quanto afferma, già un anno prima erano iniziate delle trattative con Yamaha per il debutto. Ma alla fine nulla: “Nel 2005 sarei dovuto andare nel team satellite e l’anno dopo in quello ufficiale. Poi, all’improvviso, silenzio. Evidentemente mi stavano usando come capro espiatorio per convincere qualcun altro a firmare per meno!“. Come non detto, al suo primo anno in Classe Regina Stoner ha conquistato una pole e un podio con il team di Lucio Cecchinello.
Yamaha sarebbe poi tornata a farsi sentire, prima della fine del campionato 2006, ma è stato un secondo buco nell’acqua che ha lasciato Casey a piedi. “Mi hanno offerto un contratto per il 2007, poi si sono fermati nuovamente. Così mi sono ritrovato senza nulla. Ci eravamo persi, non avevamo alcun passaggio. È stato allora che la Ducati si è avvicinata a noi“. Sembra proprio che il duro colpo gli abbia dato la spinta ulteriore per vincere il suo primo mondiale in Top Class facendo la storia con Ducati, nel 2007.
Inizialmente Stoner era certo di essere stato ingaggiato come “sostituto” finchè non fosse arrivato Marco Melandri nel 2008. “Possono far finta che sia stata una cosa così grande e bella! Ma in realtà ero solo un pilota dell’anno sabbatico! Ero solo un sostituto… Poi ho vinto il campionato! Ad essere sincero, la Yamaha mi ha dato la motivazione. Tutto quello che volevo fare, all’inizio dell’anno, era ottenere qualche podio. E far pentire (la Yamaha) di non avere scelto me“. – Conclude Casey Stoner
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Deborah Lazzaro