rifornimento f1
La Formula 1 è stata sempre legata al concetto di strategia, nel quale fino ad un decennio fa è stato presente anche il rifornimento di carburante.

Le vetture di F1 di oggi non effettuano più il rifornimento durante la gara. Per quasi tutta la storia del Circus, la gestione del carburante è stata un punto nevralgico delle strategie di ogni pilota in gara, che spesso poteva permettersi di iniziare con poco carico ad inizio gara. Nell’arco del tempo, però, diversi episodi drammatici, ed una presa di coscienza della FIA hanno portato all’abbandono di tale compito. Scopriamo insieme come si è arrivati all’attuale regolamento a riguardo.

Rifornimento in Formula 1, la storia e gli episodi pericolosi

La storia della Formula 1 è andata sempre di pari passo con il concetto di strategia. Sin dagli albori, ci fu chi provò la scelta di partire più leggero rispetto agli avversari, per poi effettuare la sosta e ripartire con metà serbatoio riempito. Il primo in assoluto fu la leggenda Juan Manuel Fangio, che al Gran Premio di Germania nel 1957 vinse grazie a questa idea, con un rabbocco verso la fine della gara. Per altri 25 anni, però, questa opzione fu scartata.

Dal 1984 al 1994 la FIA (all’epoca FISA) bandì la pratica del rifornimento per ragioni di sicurezza. Tuttavia, il ritorno fu effettuato per rendere possibile per i piloti guidare auto più leggere. Negli ultimi anni, più volte è capitato di osservare sfortunati protagonisti, tra piloti e meccanici ai box, che hanno rischiato la propria vita. Tutto questo, per via di qualche fuoriuscita anomala di benzina dal bocchettone alla piazzola di sosta.

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Photo Credit: Formula 1 Sito Ufficiale

L’episodio più celebre accadde a Jos Verstappen, padre del campione Max, che al Gran Premio di Germania del 1994, si vide avvolto da fiamme altissime attorno alla sua Benetton. Un decennio dopo circa, Kimi Raikkonen subì lievi ustioni dopo che una fuoriuscita di carburante dalla McLaren di Heikki Kovalainen causò un incendio ai box, al Gran Premio del Brasile 2009.

Il cambio di regolamento: quando il rifornimento è scomparso dalla F1

Nella stagione 2009 accadde l’ultimo fatto di cronaca sportiva degno di preoccupazione da parte della Federazione. La scelta di vietare il rifornimento fu presa già nel 2008, dopo che a Felipe Massa capitò spezzare il bocchettone del carburante ai box al controverso GP di Singapore. Tuttavia, la pratica fu eliminata definitivamente con la stagione 2010.

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Photo Credit: Ferrari Media Centre

Fu il cambiamento regolamentare radicale del nuovo decennio che portò le monoposto ad essere lunghe circa 22 centimetri in più al fine di poter montare un serbatoio più capiente. Le vetture precedenti, infatti, non avrebbero potuto contenere il carburante per un’intera gara, e il nuovo regolamento lo permise. Inoltre, il taglio dei costi è stato un altro motivo: era costoso per l’organo di governo spostare attrezzature pesanti per il rifornimento in tutto il mondo per ogni Gran Premio.

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Photo Credit: Formula 1 Sito Ufficiale

Ad oggi, il ritorno del rifornimento di carburante in F1 è estremamente improbabile. Diversi piloti ed ex piloti della categoria hanno espresso, negli ultimi anni, il proprio consenso verso la reintroduzione. Tra questi c’è Lewis Hamilton, che ha desiderato che con il cambiamento regolamentare del 2022 potesse essere presa questa scelta. L’obiettivo sarebbe stato alleggerire delle vetture che inevitabilmente si sarebbero appesantite rispetto alle precedenti.

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Alessio Auriemma

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