Max Verstappen o Christian Horner in Red Bull? È la domanda che tutti si pongono in Formula 1 dopo gli ultimi avvenimenti che stanno attraversando il Circus della massima espressione dell’automobilismo che sta reinventando i propri attori che non sono più le auto e i piloti, bensì quelle figure che pur rimanendo dietro le quinte sanno far parlare di sé. La scelta tra le due figure, però, non è così difficile come ribadito da Umberto Zapelloni in esclusiva per noi a Paddock GP.
Christian Horner o Max Verstappen? Una scelta facile per Red Bull
Christian Horner è un personaggio che ha costruito un team partendo dal nulla cosmico e che conosce bene la squadra sotto ogni aspetto e punto di vista. A lui va il merito di aver creato tutto dal niente, un team che prende il nome da una bevanda energetica che non godeva per nulla di una buona fama e che spesso veniva deriso nel paddock per la propria “natura”. Ma con la costanza Horner ha costruito un vero e proprio impero in F1 conquistando 7 campionati del mondo e 6 costruttori. Un uomo di bassa statura, ma che non ha mai nascosto la sua ferocia politica, la sua competenza, strategia e visione d’insieme. Tutte doti che lo hanno portato a gestire il team più forte, attualmente, del paddock.
Parliamo di un inglese molto temuto nel Circus e che, proprio per questo, la situazione tutto più che spinosa che lo vede protagonista diventa sempre più contorta rinnovandosi con notizie che cadono nel mero gossip, ma che potrebbero anche trovare un fondo di verità. Ma, tralasciando ciò, sarebbe davvero interessante capire se per Red Bull è più importante la presenza di Horner o di Verstappen all’interno della squadra. A questa domanda ha risposto Umberto Zapelloni, durante la nostra ultima puntata di Paddock GP.
“Christian Horner è la persona che ha creato la Red Bull. Lui c’era venti anni fa quando la Red Bull era una lattina neppure così famosa come oggi. Max è una creatura di questa Red Bull e lui la sta sfruttando nel migliore dei modi; quindi, siamo sicuri che se domani dovesse arrivare un pilota a livello di Max non vincerebbe come sta facendo Max? Per cui, quello da tenere è Christian Horner che vuol dire tenere anche Adrian Newey e che vuol dire tenere l’organizzazione che ha portato a trasformare quella che era la vecchia Jaguar nella Red Bull di oggi. Sono stati 20 anni in cui questi hanno vinto 4 titoli con Vettel e 3 con Max partendo praticamente da zero. Tanto di cappello a Christian Horner e a ciò che ha organizzato”.
“Dietro la faccenda di Christian mi pare che ci sia solo una guerra di potere all’interno del team, lasciando perdere le accuse ricevute e quella che è stata una storia in cui stanno emergendo delle notizie e soprattutto anche coi messaggi che sono stati diffusi per minare l’integrità del team. Quindi, tenere Christian Horner può preservare la Red Bull, tenerla lontana da questo clima che si è creato, oppure il clima è ormai compromesso con queste due fazioni che porterebbero la squadra a deflagrare? Bisogna capire com’è la situazione al suo interno, ma tanta verità c’è nelle voci che vedrebbero Horner intenzionato a impossessarsi del team per diventare anche azionista come lo è Toto Wolff”.
Christian Horner è la Red Bull e non c’è mai stata una Red Bull senza Horner. Questa situazione sta mettendo in risalto dei retroscena particolarmente vivaci per quello che è il mondo della Formula 1 la cui scena sta passando dalle monoposto ed i suoi piloti, agli intrighi all’interno dei box. Parliamo di un gioco di potere dove ogni mossa, anche la più subdola, è concessa, altro che “plot twist”, come direbbe qualcuno…
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