Dopo il dominio del 2023 la Red Bull ha deciso di cambiare direzione con la RB20, macchina con cui potrebbe fare un bis in termini di guadagni in pista. Ad avvisare i rivali di tale possibilità è stato Paul Monaghan, capo ingegnere del team di Milton Keynes. Quest’ultimo ha infatti confermato il potenziale nascosto ancora estraibile dalla vettura 2024.
Red Bull avvisa: un 2023-bis è possibile in termini di guadagni
L’avvio del mondiale 2024 di F1 ha portato a galla il timore di vedere un bis del 2023, con una Red Bull dominante e quasi imbattibile. Nonostante il grande risultato della passata stagione, a Milton Keynes si è deciso di intraprendere una nuova strada con la RB20. Scelta che ha stupito fin dal giorno della presentazione. Il dubbio, o forse la speranza, di un’estremizzazione troppo spinta ha così accompagnato tutti fino alla prima gara. La doppietta Red Bull in Bahrain, seguita da quella in Arabia Saudita, ha poi messo le cose in chiaro.
La RB20 rappresenta dunque un altro capolavoro firmato Adrian Newey. Una monoposto che potrebbe dettare legge per tutto il 2024, nonché rappresentare un grande vantaggio anche sul lungo termine. Aspetto, quest’ultimo, di cui abbiamo discusso di recente anche con Fabiano Vandone (qui trovate quanto ci ha raccontato in esclusiva). La preoccupazione maggiore è però quella di avere un 2023-bis, scenario che in Red Bull non hanno del tutto escluso. Come riportato da FormulaPassion.it, Paul Monaghan è infatti intervenuto sull’argomento. Il capo ingegnere di Red Bull non ha negato la possibilità di raggiungere gli stessi guadagni trovati con la RB19 lo scorso anno.
“Apportare modifiche importanti apre più opzioni. E questo è uno dei motivi per cui abbiamo deciso di modificare molto la monoposto. Probabilmente è l’ultimo «lancio dei dadi»; l’anno prossimo infatti si penserà al 2026. Al momento possiamo trovare dei guadagni simili a quelli che abbiamo trovato con la RB19 lo scorso anno. Forse a fine stagione diminuiranno ma abbiamo persone che hanno idee fantastiche. Se trovano questi guadagni ovviamente ce li prendiamo. Bisogna poi renderli stabili; non sarebbe il massimo avere una vettura che si comporta bene in alcuni tratti di pista e male in altri”. – Paul Monaghan
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