Carlos Sainz è al centro del mercato piloti. La scelta che porterà il pilota madrileno verso il suo prossimo team potrebbe scatenare un effetto domino non indifferente nel corso della stagione, andando a smuovere lo scacchiere in vista della prossima stagione di F1.
Il mercato piloti vede Sainz nel cuore del ciclone: la situazione fino adesso
Carlos Sainz al termine del GP del Giappone ha dato prova di sé con un’abile Tameshigiri, arte giapponese del taglio di prova del bersaglio, centrando l’obiettivo di portare a casa il terzo podio su tre gare disputate. Il pilota Ferrari classe ’94 è in un mood perfetto in questo periodo storico della sua carriera a bordo della SF-24 che si sposa perfettamente col suo stile di guida e in Giappone si è mantenuto al quarto posto in campionato accorciando la distanza dal compagno di squadra Leclerc a sole quattro lunghezze nella classifica iridata.
Lo spagnolo, grazie a questo tris positivo di risultati, non smette di far parlare di sé. Il portacolori della Scuderia Ferrari che, ricordiamo, sarà sostituito dalla prossima stagione da Lewis Hamilton, non ha ancora trovato un team su cui fare riferimento la prossima stagione o meglio, ci sono alcune scelte sul tavolo delle trattative. Ma serve tempo al quasi trentenne perché la sua scelta potrebbe segnare drasticamente – che sia positivamente o negativamente – la sua carriera.
Red Bull, Aston Martin, Mercedes e Sauber (Audi dal 2026) sono le scelte opzionabili per Carlos Sainz, ma il suo management chiede ancora del tempo. Tempo perché bisgona capire cosa fare del futuro di un pilota talentuoso e sottovalutato fino a questo punto della sua carriera. Mercedes e Aston Martin potrebbero essere le ultime chiamate in causa.
Mercedes o Aston Martin? Chi accoglie Carlos Sainz?
La Casa della Stella d’Argento non ha ancora trovato un sostituto a Lewis Hamilton, c’è chi parlava di Carlos Sainz per tamponare l’assenza del sette volte iridato in partenza verso Maranello, e c’è chi vedrebbe Alonso (forse ormai certo) a Stoccarda, ma l’incremento dei test programmati per il giovanissimo Andrea Kimi Antonelli fanno comprendere che anche in Mercedes stanno prendendo tempo prima di prendere una scelta definitiva.
Aston Martin porta avanti il sogno di diventare un top team. Le risorse finanziarie messe in campo da Lawrence Stroll sono degne di chi ha un portafogli grosso come il suo, ma l’esperienza per essere tali ancora manca ed un pilota come Sainz sarebbe il profilo necessario per portare avanti questa causa del team come quello di Gaydon sulla retta via. Senza nulla togliere a Fernando Alonso, che però inizia ad essere forse un po’ grande per avere quella costanza e prestanza atletica da “titolo mondiale”. Ma quante stagioni occorrerebbero a Sainz per puntare al titolo su Aston Martin, semmai dovesse giungere quel momento? La scelta sarebbe comunque molto rischiosa con più incognite che certezze.
Audi o Red Bull: la scelta più probabile
A questo punto, meglio puntare su Red Bull. A Milton Keynes sono giunti a un punto di non ritorno: confermare Sergio Perez, il quale sta facendo molto bene in questo avvio di stagione – unica nota negativa la gara a Melbourne con un quinto posto ottenuto a causa della visiera a strappo sul fondo della sua RB20 che ha causato la perdita di 20 punti di carico aerodinamico – che è riuscio a piazzarsi dietro al compagno di squadra Verstappen in tre su quattro gare del mondiale disputate; oppure pazientare e capire cosa fare con Sainz che tornerebbe nella famiglia Red Bull dopo la sua partenza avvenuta nel 2017? È risaputo che il messicano rende bene nella prima parte di stagione perdendosi poi nella seconda, ma è anche vero che in questa stagione parte da rassegnato, senza tentare nulla di “estremo sul set-up della vettura” per cercare di eguagliare il suo compagno di squadra. Ma d’altro canto, Sainz è un pilota migliore sulla carta e potrebbe dire la sua su una vettura da titolo mondiale, mettendo quel pepe necessario ricercato dalla stagione del 2021.
Ultima della lista tra le opzioni di Carlos Sainz è la Sauber, futura Audi a partire dal 2026. La scelta che non fa impazzire lo spagnolo, che gli lascia il tarlo del dubbio nell’orecchio è la competitività che potrà avere la futura casa di Ingolstadt a partire dal nuovo cambio regolamentare. Qualora le scelte dovessero tendere per Hinwil, Sainz dovrà accontentarsi di sviluppare una vettura e lottare per la zona medio-bassa della classifica, una zona a cui non è più abituato e che non si addice proprio ai risultati degli ultimi anni. Certo è che lo spagnolo conosce bene Andreas Seidl, CEO della Sauber ed ex Team Principal nel suo trascorso in McLaren, il quale avrà dato le giuste rassicurazioni a Sainz che dovrà resistere un anno e fare il ruolo dello spettatore poiché non ci si possono pretendere miracoli nella crescita di un team che attualmente non ha punti in classifica.
La scelta più sensata per lo spagnolo sarebbe il ritorno nella famiglia dei bibitari, seppur in molti lo vedrebbero in Audi – visti anche i rapporti del padre con la casa tedesca – che ha iniziato a marcare stretto Sainz mettendolo con le spalle al muro ed esortandolo a dare una risposta in tempi brevi, altrimenti potrebbero assegnare il suo sedile a Hulkenberg (pilota tedesco che farebbe comodo a livello di immagine) o ad Esteban Ocon. Seppur questa cosa non vada giù ad Helmut Marko, il quale ha deliberatamente confessato che tengono gli occhi puntati sullo spagnolo, anche loro hanno bisogno del tempo di decidere cosa fare col messicano. Siamo di fronte ad uno stallo alla messicana e solo chi avrà il coraggio di fare la prima mossa potrà smuovere come si vede un’accesissima situazione nel mercato di Formula 1.
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