La 6 Ore di Imola, secondo round del WEC 2024, si chiude con la vittoria della Toyota #7 per la classe Hypercar, seguita dalle due Porsche del team Penske, con la #6 davanti alla #5. A chiudere davanti a tutti nella classe LMGT3 è la BMW del Team WRT, seguita dai colleghi della #46 e dalla #92 di Manthey Pure Rxcing a chiudere il podio.
WEC, 6 Ore Imola 2024: in Hypercar vince la Toyota
La 6 Ore di Imola, seconda gara del WEC 2024, si chiude con un trionfo targato Toyota. A tagliare il traguardo per primo è infatti Kobayashi con la #7 nella classe Hypercar. A podio alle spalle dei primi arrivati la Porsche #6, seguita dai colleghi della #5. La partenza si è rivelata caotica per entrambe le classi in pista. In Hypercar infatti ad innescare il tutto è stata la Alpine #36. Vaxivière, giunto troppo forte alla curva del Tamburello, ha coinvolto la BMW #15, la Isotta Fraschini e le Peugeot. In LMGT3 invece la Porsche #91 di Manthey EMA ha centrato la Lamborghini #85 delle Iron Dames, poi rimaste ferme a causa di problemi con l’elettronica. Per entrambi gli equipaggi, #36 e #91, è poi giunto uno Stop&Go di 1 minuto di penalità.
La prima ora nella classe Hypercar ha visto le tre Ferrari dettare il passo. Al comando si è infatti piazzato Nielsen con la 499P #50 seguito da Giovinazzi sulla #51 e dalla #83 di AF Corse con Kubica alla guida. Alle spalle del terzetto che aveva illuminato anche le qualifiche a Imola, Porsche e Toyota si sono invece date molta battaglia. La prima sosta ha poi visto un cambio di posizioni, con la #51 in testa seguita dalla Porsche #6 e dalla Toyota #7. Il cambio della posteriore sinistra è infatti costato due posizioni alla #50, grazie anche ad un rifornimento più breve da parte degli avversari. Kubica ha invece ricevuto un Drive Through per non aver rispettato le procedure in FCY, scivolando quindi più indietro.
Le Ferrari si sono poi riportate avanti, arrivando allo scontro con la Toyota #7 risalita grazie alla Safety Car. I colpi di scena non sono però terminati a Imola, con la pioggia che ha iniziato a cadere forte sul tracciato allo scadere della quarta ora. Le due 499P hanno poi scelto di proseguire, mentre i rivali hanno optato per il pit stop, cosa fatta successivamente anche dalle Ferrari. Il ritardo però è costato molto agli equipaggi; la #51, la #50 e la #83 si sono infatti ritrovate in quinta, sesta e settima posizione con la Toyota #7 al comando, seguita dalla Porsche #6. Ottima la risposta sul bagnato della Cadillac #2 e, soprattutto, della BMW #20, quarta e all’inseguimento della Toyota #8 di Hartley, Buemi e Hirakawa.
Cessa la pioggia e si asciuga la pista per l’ultima delle 6 Ore di gara sul tracciato del Santerno a Imola. Le due Toyota rientrano al pit per l’ultima sosta, con la #8 che poi finisce lunga e rientra in nona posizione. La gara cambia così ancora volto, con la Toyota #7 al comando, seguita dalla Porsche #6 e dalla Ferrari #51. Pier Guidi rientra poi per montare le slick, finendo così in settima piazza. Un super Kevin Estre accende poi il finale tentando l’impossibile, rimontando sulla Toyota #7 ma con il peso di una penalità di 5 secondi per track limits. Gran rimonta anche per Antonio Fuoco che recupera sulla #8 prima di passarla sul finire di gara, chiudendo così al quarto posto.
La 6 Ore di Imola si chiude così con la Toyota #7 portata per prima alla bandiera a scacchi da Kobayashi, seguito da Estre sulla Porsche #6 e dalla collega #5 del team Penske. Quarto posto per la 499P grazie a un fantastico Antonio Fuoco, mentre la Toyota #8 chiude la top 5. Le Ferrari pagano però la strategia; l’essere rimasti a lungo fuori con la pioggia ha infatti pesato molto viste le ottime prestazioni mostrate dalle 499P. La #51 chiude settima alle spalle di una sorprendente BMW #20 del Team WRT; ottavo Ye con la #83 di AF Corse, davanti alla Peugeot #93 e alla Cadillac #2.
In LMGT3 trionfa il Team WRT: la #31 chiude davanti alla #46
Nella classe LMGT3 vince invece la , seguita dalla. Dopo la caotica partenza al comando si è messa la Porsche #92 di Manthey Pure Rxcing, vincitrice della prima tappa in Qatar. Alle sue spalle per le prime due ore si è piazzata la #46 del Team WRT, vettura guidata anche dalla leggenda della MotoGP Valentino Rossi, assieme ai compagni Al Harthy e Martin. La situazione è proseguita abbastanza tranquilla, nonostante le molte Full Course Yellow, fino all’arrivo della pioggia, con gli equipaggi costretti al pit stop prima di incorrere in incidenti. Al comando a due ore dalla fine si è ritrovata la #46 del Team WRT, poi soprassata dai colleghi della #31.
Il primo a rischiare con le gomme slick è Alessio Rovera a bordo della Ferrari #55 di Vista AF Corse; la decisione anticipata e coraggiosa sembra però ben pagare rispetto ai rivali. A guidare il gruppo c’è sempre la #31 del Team WRT, tallonata dalla #46, non troppo distante. Per la #55 e la #46 arriva però un Drive-Through, cosa che non costa il secondo posto alla BMW del Team WRT; Rovera, nonostante la penalità, riesce poi a portarsi al quarto posto, mettendosi alle spalle la #27 di Heart of Racing. L’ultimo giro di pit stop non cambia le carte in tavola, con la #31 che taglia così il traguardo per prima davanti alla #46. Terzo posto per la #92 di Manthey Pure Rxcing; chiudono la top 5 la Ferrari #55 di Vista AF Corse e la #27 di Herat of Racing. Sesta la McLaren #95 di United Autosports.
Tutte le foto sono a cura della Bonora Agency PH.
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