Pierre Gasly è sicuramente uno dei piloti più in forma nella F1 e già l’anno scorso ha dato prova di sé vincendo addirittura un GP, quello di Monza. Ma la domanda sul perché non sia stato richiamato alla guida di una Red Bull sorge spontanea. Il francese non è impaziente e parla del suo futuro nella massima categoria ai microfoni di Motorsport.com.
Pierre Gasly e la Red Bull: un futuro incerto
Pierre Gasly ha vissuto una parte della sua carriera abbastanza problematica alla guida della Red Bull nel 2019. Il pilota francese di Rouen non ha soddisfatto i vertici di Milton Keynes che decisero, al termine del GP di Ungheria durante la pausa estiva, di rispedirlo in ToroRosso (ora AlphaTauri), ma da allora i risultati brillanti arrivarono per il pilota francese. Tra i tanti ottenuti non possiamo dimenticare il podio in Brasile ottenuto al photo finish nei confronti di Lewis Hamilton, per non parlare poi della magistrale vittoria ottenuta nel 2020 in Italia durante il GP di Monza. Tutti ottimi risultati che però non hanno regalato a Pierre Gasly un sedile in Red Bull.
Momentaneamente la situazione nella casa dei bibitari è ferma: Perez non è stato ancora confermato per un altro anno ed Helmut Marko non sembra molto soddisfatto dal messicano, c’è anche da dire che affiancare Verstappen non è un compito molto facile e di questo abbiamo avuto la conferma con lo stesso Perez.
Per quanto riguarda la posizione del 25enne francese di Rouen, ha dichiarato quanto segue alla testata Motorsport.com in una recente intervista:
Dove sarò l’anno prossimo? Sono in attesa di vedere cosa accadrà. Penso che la situazione sia chiara: è tutto nelle mani di Red Bull, i cui vertici devono decidere se preferiscono ingaggiare me o se preferiscono confermare la line-up attuale. In questo momento, il contratto di Max scade tra due anni, così come il mio. Quello di Sergio, invece, a fine stagione. Vedremo come evolverà la questione e valuteremo insieme per il futuro. Credo che la risposta dovrebbe arrivare nella pausa estiva. Per chi vorrei gareggiare? Chiaramente, un pilota vuole guidare sempre la vettura migliore possibile e lottare per le posizioni di vertice. Tra me e l’AlphaTauri, però, c’è un ottimo rapporto e io mi sto concentrando a far bene, gara dopo gara, mostrando quanto valgo.
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