Edoardo Barbolini
Edoardo Barbolini si racconta in esclusiva per Rossomotori.it approfondendo la sua stagione trascorsa nel GT Italiano.

In esclusiva su Rossomotori.it Edoardo Barbolini, vincitore della serie Endurance GT Cup 2021 del Campionato Italiano Gran Turismo, si racconta per noi. Il pilota di Sassuolo non ha nascosto la sua grande passione per il marchio della Ferrari che venera fin dalla tenera età, sognando di gareggiare nelle categorie GT maggiori portando il simbolo della sua città in tutto il mondo.

Edoardo Barbolini: talento e virtù di un giovane pilota Sassolese

Edoardo Barbolini, classe 1994, pilota del Campionato Italiano Endurance Gran Turismo, si racconta in esclusiva su Rossomotori.it. Il portacolori del team SR&R ha condotto la sua Ferrari 488 Challenge Evo, insieme ai suoi compagni di scuderia Luca Demarchi e Nicholas Risitano, sul gradino più alto della classe GT Cup conquistando il campionato al suo esordio.

Orgoglioso di poter incoronare il suo sogno d’infanzia, ovvero quello di poter guidare una Ferrari da competizione, e di far conoscere la sua terra portandola in giro per i circuiti nazionali ha aggiunto, così, il quarto titolo italiano nel suo palmares. Il primo successo risale al 2016 nel Campionato Italiano Kart (categoria 125) e una doppietta in Coppa Italia Turismo (2018-2019). Ed è la terza medaglia d’oro che ha il sapore di una grande amicizia con Jacopo Guidetti (da noi intervistato) con cui ancora oggi è molto legato e condivide momenti dentro e fuori dalle corse. Il nome del pilota sassolese, nella stagione appena conclusa, è stato intonato anche ai microfoni in occasione della gara di Imola nel GT Sprint.

Edoardo Barbolini SR&R
Edoardo Barbolini allaccia il casco prima di scendere in pista – Photo Credit: Barbo94.it

Quella trascorsa è stata una stagione ricca di appuntamenti per “Barbo94”, così soprannominato, che è stato protagonista di due test con la Norma LMP3 con cui ha gareggiato sul tracciato di Monza come portacolori del team WS Racing, e due gare in RCN all’“Inferno Verde” del Nurburgring.

Leale nella vita privata, cosi come all’interno dei box, Barbolini non solo si mostra in veste di pilota, ma anche come team manager della squadra Monoliteracing che figura nel Campionato Formula Regional By Alpine. Mansione, questa, che richiede una forte personalità, precisione e grande spirito organizzativo.

La nostra chiacchierata con “Barbo94”

Come è nata la tua passione per il motorsport?

È una passione che ho sempre avuto da piccolo, e ci sono anche dei video che possono testimoniarlo. All’età di 7/8 anni sono riuscito a farmi acquistare un kart dai miei genitori e poi, quando ho avuto la possibilità economica, ho potuto affrontare questo mondo in maniera agonistica e non mi sono mai più fermato. Penso che la mia sia una passione viscerale ereditata dalla mia famiglia dove si respira solo motorsport. Non amiamo il calcio, ma i motori. Siamo una famiglia atipica, poi abito a Sassuolo, a due passi da Maranello e capisci che il resto vien da sé..

Con la stagione appena conclusa, termina la tua prima esperienza nel GT Italiano. Come è stata?

È stata un’esperienza fantastica. All’inizio avevo dei dubbi come, ad esempio, il metodo giusto nell’affrontare una gara di tre ore. Nelle prime esperienze sono domande che penso siano naturali porsi, soprattutto quando affronti una prima esperienza del genere. Poi una volta salito in macchina ho visto che andava tutto bene, ma soprattutto mi divertivo. Ho imparato molto anche grazie a Paolo Ruberti, a Manfredi Ravetto a tutti i membri della squadra SR&R.

“Barbo94” alla guida della sua Ferrari 488 Challenge a Monza nel GT Cup – Photo Credit: Barbo94.it

Ti aspettavi di vincere il titolo Endurance nel GTC?

Sapevo di avere una fantastica squadra su cui contare, con ottimi compagni di squadra. Ero confidente e fiducioso di poter vincere, ed io dovevo solo tirare il meglio da me stesso ed è ciò che ho fatto. Non volevo essere da meno al team. Sono contento per la fiducia che la squadra mi ha dato perché se mi hanno voluto nella squadra avranno visto qualcosa in me, ho pensato, e pare non abbiano sbagliato.

Qual è la più grossa responsabilità nel guidare una Ferrari?

Non nascondo che quando ho guidato per la prima volta una Ferrari è stato tutto magico. Entrare nell’abitacolo e vedere quel cavallino nero sullo sfondo giallo del volante è stata un’emozione unica. Stavo coronando il sogno di una vita. Vista la grande storia della Ferrari sapevo per certo che avevo una grossa responsabilità sulle spalle. La più grossa responsabilità è stata quella di dimostrare al team che sono in grado di rendere giustizia a una Ferrari: portarla sul gradino più alto del podio dando il meglio.

Edoardo affronta le curve dell’Autodromo di Monza durante il GT Italiano Endurance – Photo Credit: Barbo94.it

Si dice che “3 è il numero perfetto”, ma a te calza meglio il 4: 1 titolo vinto nel Kart Italiano, 2 ne Campionato Turismo Italiano e 1 nel GT Italiano.

Dici bene! Il tre è il numero perfetto, ma devo dire che il 4 non mi dispiace! Poi se ne verranno altri me li faccio piacere. Nella mia posizione da pilota, il numero preferito è quello successivo!

Sei l’idolo di Sassuolo. Hai avuto una premiazione presso il Comune della tua città e gareggi anche col simbolo della tua città sulla tua vettura. Come mai questa scelta?

Tutto è nato l’anno scorso quando ho fatto una richiesta al Sindaco della mia città chiedendo il permesso di poter gareggiare portando sui migliori circuiti d’Italia il simbolo della mia città. Sono stato patrocinato dal Comune come rappresentante della città per meriti sportivi ed ho avuto l’onore di portare il simbolo della mia città in giro per l’Italia!

Edoardo affianco la vettura LMP3 del WS Racing con cui ha vinto a Monza – Photo Credit: Barbo94.it

Tra le tante tipologie di auto, hai guidato anche una LMP3. Come hai adattato il tuo stile di guida su auto così diverse tra di loro?

Dopo un paio di test svolti ad Hockenheim e a Magny-Cours, ho avuto la possibilità di gareggiare per la prima volta a bordo di una LMP3, grazie al team WS Racing, vincendo la gara all’Autodromo di Monza. Per quanto concerne lo stile di guida io tendo semplicemente a dare il massimo curva dopo curva cercando il punto più tardo dove staccare e dove dare gas in percorrenza di curva. Il mio segreto è quello di spingermi oltre il mio limite.

Progetti per il futuro?

È una domanda a cui cerco di rispondere dicendo che ho delle proposte e cercherò di valutarle al meglio possibile e spero così di farmi un bel regalo di Natale! È un grande onore continuare con Ferrari, magari aumentando di categoria sognando la GT3. Se arriverà l’opportunità cercherò di coglierla nel miglior modo possibile!

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Raffaello Caruso

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