Dopo la falsa partenza in Bahrain, la scuderia di Milton Keynes si prende la rivincita a Jeddah, secondo appuntamento di una stagione che si preannuncia entusiasmate quanto se non più di quella passata. Al termine del GP di Arabia Saudita, la Red Bull accorcia le distanze dalla Ferrari in entrambe le classifiche, piloti e costruttori, ricordandoci che la lotta al mondiale, in attesa di una Mercedes al momento latitante, è una questione a due con la Rossa.
GP Arabia Saudita, una Red Bull solida e affidabile trionfa a Jeddah
Il campanello d’allarme sull’affidabilità della Red Bull scattato in Bahrain sembra essere rientrato dopo il GP di Arabia Saudita, vinto da Max Verstappen che ha avuto la meglio su Charles Leclerc al termine di una battaglia epica durata quasi 30 giri. Il weekend dell’olandese non era partito benissimo, nonostante l’ottimo stato di forma della Red Bull, in pole sabato con Sergio Perez. E proprio il messicano sembrava avere chance di vittoria quando l’ingresso della safety car dopo il muro del solito Latifi non ha sparigliato le carte, regalando la leadership della gara a Leclerc che è rientrato per il pit-stop in un momento propizio. Perez, più sfortunato, aveva anticipato troppo il suo, effettuandolo prima della safety car.
Il monegasco della Ferrari e Verstappen se le sono date di santa ragione, con sorpassi e controsorpassi, giri veloci e baci ai muri di Jeddah. Una battaglia dura, ma sorprendentemente corretta considerato il temperamento dei due piloti. Alla fine una Red Bull più scarica e più veloce nei rettilinei ha avuto la meglio su una Ferrari più performante nelle curve e che, fino alle qualifiche, aveva dominato le tre sessioni di prove libere. L’impressione è che quanto visto in Arabia Saudita sia solo l’antipasto di ciò che ci aspetta nel corso della stagione.
Red Bull e Ferrari: scambi di carinerie tra piloti e team manager al termine della gara ma quanto durarà?
Al termine del GP, pochi secondi dopo aver tagliato il traguardo, Max Verstappen si è aperto via radio con il box esaltando la battaglia che l’aveva appena visto protagonista con Leclerc. Il quale gli ha reso merito, sempre per interposta radio, facendogli i complimenti. Non male per due che da ragazzini si sopportavano a stento nelle categorie minori. Il rapporto è migliorato con gli anni, adesso, parole loro, c’è stima e rispetto. Gli stessi che sembrano esserci anche tre le due squadre e i rispettivi team manager. Subito dopo il GP Christian Horner si è recato al muretto Ferrari per complimentarsi con Mattia Binotto: tra i due gran sorrisi e pacche sulle spalle.
Una scena inedita che fino allo scorso anno sarebbe stato impensabile vedere con gli avversari di allora della Red Bull, Toto Wolff e la Mercedes, con cui i rapporti sono stati tutt’altro che idilliaci. Certo, siamo solo agli inizi del mondiale 2022 e la battaglia tra Leclerc e Verstappen è stata finora dura ma corretta. C’è però da scommettere che questa corrispondenza di amorosi sensi tra le due scuderie è destinata a durare ancora per poco. Lo vedremo tra due settimane in Australia, terzo appuntamento della stagione, su un circuito diverso rispetto ai primi due ma dove la lotta al vertice dovrebbe essere ancora tra Red Bull e Ferrari.
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Rosanna Greco