Dopo l’exploit di Aleix Espargaro, vincitore in Argentina su Aprilia, Andrea Dovizioso si è congratulato con la casa di Noale per l’impresa storica. Il forlivese, prima di approdare in Yamaha, aveva sostenuto dei test con il team italiano nel 2021.
Le parole di Andrea Dovizioso su Aprilia
Le difficoltà per Andrea Dovizioso sulla Yamaha M1 del WithU Yamaha RNF MotoGP™ Team sono maggiori del previsto. Il forlivese dopo tre anni da vicecampione del mondo alle spalle di Marc Marquez ha abbandonato la Ducati per poi sposare il progetto della casa di Iwata.
Il passaggio da una moto come la Desmosedici alla M1 è stato più grande di quanto potesse immaginare il campione del mondo 125 del 2004. Prima dell’approdo a Yamaha, il “Dovi” prese parte ad alcuni test con Aprilia per vedere se ci fosse la possibilità di trovare un accordo. A Speedweek.com Dovizioso si è complimentato con la casa di Noale per il primo successo in MotoGP ottenuto.
Congratulazioni ad Aprilia, sono molto contento per loro e voglio fare un grande complimento ad Aleix, ha mostrato un weekend e gara spettacolari. Sono davvero felice per le persone di Aprilia che ho avuto modo di conoscere nel poco tempo che ho provato per loro. Hanno lavorato sodo, se lo meritano e sono felice per loro
I test con Aprilia
I complimenti di Dovizioso sono frutto anche della sua esperienza da tester durante il suo anno sabbatico nel 2021 (prima di sostituire Morbidelli nel team Petronas dopo il suo passaggio nel team ufficiale). Il forlivese disputò nove giornate di test con la RS-GP per assaggiare il potenziale della moto e vedere se ci fossero le condizioni per continuare come pilota ufficiale nella stagione 2022.
Con l’arrivo di Maverick Vinales non se ne fece più nulla, ma il “Dovi” ricorda così i suoi test sull’Aprilia.
L’Aprilia, quando l’ho provata, aveva degli aspetti molto, molto positivi dal mio punto di vista – e l’ho detto subito che il progetto è nato molto bene. Ma ci sono stati anche dei deficit e se questi punti deboli sono un grosso problema per te o meno dipende molto da come guidi. La stessa cosa mi sta succedendo in questo momento sulla Yamaha, che ha alcune particolarità, ma in compenso ha dei limiti importanti in altri ambiti
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Simone Massari