Ospite durante la puntata n° 23 di Paddock GP, il nostro programma dedicato al post GP della F1, Umberto Zapelloni, giornalista e scrittore ci ha raccontato la sua sulla gara vista in terra australiana. Non sono mancati gli spunti di discussione e le diverse visioni dell’esperto giornalista sulle dinamiche viste ad Albert Park. Tra i tanti argomenti affrontati in merito a quanto accaduto nel weekend di gara, abbiamo anche analizzato la gara della Mercedes che, a differenza degli altri team, fino adesso è stata l’unica squadra a portare entrambi i piloti a punti nelle prime tre gare.
Una Mercedes che non mente, ma pensava di farlo a se stessa
All’esordio durante i test abbiamo assistito ad una Mercedes W13 decisamente inferiore alle aspettative. “Si stanno nascondendo” pensò la stampa perché è impossibile che una squadra così vincente e dominatrice nell’ultima era potesse accusare così tanti problemi in 3 mesi di stop (seppur con un progetto totalmente diverso). Invece è successo e della gloriosa Freccia d’Argento vincitrice e imperdibile non è altro che un lontano ricordo. Eppure, da ottimo team quale è, seppur con tantissime difficoltà la W13 guidata da Russell ed Hamilton riesce a concretizzare al meglio ogni Gran Premio.
La Mercedes fa ciò che faceva l’anno scorso la Ferrari, ma lo fa meglio perché fino adesso è l’unica squadra ad aver portato entrambi i piloti a punti nelle prime tre gare e la dice lunga su come l’affidabilità sia importante e come la concentrazione dei piloti sia importante. Però è una Mercedes che sta mettendo in cascina dei punti preziosi in ottica campionato. Indubbiamente è un’auto difficile da sfruttare e guidare anche a causa di un ingente effetto porpoising e ricorda una Ferrari di qualche anno fa che trovava l’occasione in pochi circuiti. Manca anche qualcosa a livello di motore, poco potente quest’anno a differenza di quelli delle stagioni passate. Mi aspetto dalla Mercedes una terza evoluzione della vettura.
Umberto Zapelloni
Il talento del giovane Russell in Mercedes secondo Umberto Zapelloni
Con la dipartita di Valtteri Bottas verso lidi migliori e più tranquilli come quelli italo-svizzeri di Alfa Romeo Racing, il posto lasciato vacante dallo scandinavo di Nastola è stato occupato dall’inglesissimo ragazzo di King’s Lynn George Russell. Il piccolo di casa su cui Mercedes punta tantissimo, non sta avendo problemi di adattamento nel team, forte anche della consapevolezza che sarà lui il futuro della squadra e non più il compagno di squadra Lewis Hamilton. Piccola postilla: dovrà aspettare ancora fino al 2023 anno in cui, molto probabilmente, Hamilton abbandonerà il circus.
Russell si sta inserendo bene nella squadra. È avanti a Lewis Hamilton nella classifica mondiale, adesso addirittura secondo alle spalle di Leclerc, ha ottenuto dei risultati buoni se li paragoniamo a quelli di Hamilton. L’unica occasione avuta con la Mercedes ha dimostrato di avere il talento giusto per guidare quella macchina e lo stiamo vedendo ora. Forse si aspettava di arrivare e lottare per la sua prima vittoria, dovrà ancora aspettare un po’.
Russell è un pilota giovane e promettente come Leclerc ed entrambi al loro debutto in un top team si sono trovati a fiancheggiare due titani di questo sport: nel 2019 Leclerc dovette fronteggiare il quattro volte campione del mondo Sebastian Vettel; mentre George Russell deve vedersela con un mito greco del pari di Lewis Hamilton, il quale non sembra accusare per nulla il confronto con l’ex Williams come accaduto anni prima al collega Vettel col monegasco.
Vettel era debole da quel punto di vista e ha sempre sofferto molto i compagni di squadra fin dai tempi della Red Bull, in particolare con la Ferrari perché lì ha percepito come l’intera Scuderia si stava muovendo tutta verso Leclerc. Mettere in crisi Lewis Hamilton è molto difficile. Chi è riuscito a batterlo è andato fuori di testa come accaduto a Rosberg. Russell sa di avere il futuro dalla sua parte ed Hamilton non credo continuerà dopo il 2023, per cui fossi in Russell prima di battere Hamilton cercherei di imparare tutto quanto più velocemente possibile.
Mercedes getta la spugna e punta tutto sulla futura W14?
Seppur partorita da una mente brillante come quella di James Allison, la nuova Mercedes è anni luce lontana dalle prestazioni delle sorelle maggiori. Il progetto della W13 è nato male e ancora non si sa come e se sarà sviluppato a dovere proprio a causa del budget cap. Se i miglioramenti non arriveranno entro Barcellona, Toto Wolff sarà chiamato ad alzare bandiera bianca e puntare tutto sulla stagione 2023? Questa la risposta di Umberto Zapelloni.
Quando capisci di non riuscire a recuperare, ti butti sulla stagione successiva. Forse è presto per dirlo perché non immagino Toto Wolff rinunciare ad una stagione appena cominciata, ama ad un certo punto dovranno “salvare” soldi per la prossima stagione, senza dimenticare che ormai il motore è stato congelato e non può essere modificato e sarà così fino alla fine di questi regolamenti. Ora vorrebbe dire che Mercedes dovrebbe andare verso una vettura come Ferrari e a Barcellona scopriremo qualcosa sul futuro Mercedes. Se non tornerà ad essere competitiva, sarà orientata al 2023.
LEGGI IN ESCLUSIVA LE PAROLE DI ZAPELLONI SULLA FERRARI 2022
Ascolta Paddock GP!
È tornato Paddock GP! Ascolta la nuova puntata di Paddock GP, in cui Raffaello Caruso, Chiara Zambelli e Gabriele Bassi hanno commentato il GP d’Australia assieme al loro ospite, giornalista e scrittore Umberto Zapelloni.
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