Addio Suzuki in MotoGP
Addio Suzuki in MotoGP: un motivo plausibile. Ecco cosa potrebbe esserci dietro la notizia dell'allontanamento di Suzuki dal motomondiale.

Il recente annuncio dell’addio di Suzuki al mondo della MotoGP ha appena scosso gli animi di molti appassionati delle due ruote. I motivi dietro a tale scelta non sono ben chiari: crisi economica? Azione di mercato? Scelta strategica? Sono molte le domande che vorremmo fare ma per ora il “no comment di Livio Suppo non ci aiuta.

Una scena già vista

Suzuki dice addio alla MotoGP; un articolo da prima pagina, di nuovo. Chi si è approcciato da poco al mondo della MotoGP probabilmente non ricorderà che questo copione era già stato scritto, e sceneggiato, nel lontano 2011. Ebbene si, la Suzuki sembra che riabbandonerà il paddock del motomondiale e probabilmente lo farà per gli stessi motivi di 11 anni fa. Calo delle vendite, crisi economica ed inflazione monetaria furono allora tra le principali cause che spinsero la casa di Hamamatsu a lasciar perdere la MotoGP; quest’anno la motivazione sembrerebbe simile ma semplicemente scaturita da eventi differenti e del tutto imprevedibili.

Joan Mir in sella sulla sua Suzuki a Jerez- Photo Credit: MotoGP.com

Il Covid, così come la guerra in Ucraina e la crisi dei metalli utili alla produzione dei veicoli, hanno sicuramente contribuito a recedere anticipatamente il contratto stipulato con la Dorna Sports; se poi consideriamo che la linea produttiva Suzuki comprende, oltre che ai veicoli terrestri a 2, 3 o 4 ruote, anche i natanti, è facilmente intuibile il perché, la Suzuki Motor Corporation, risenta così tanto della crisi dei superconduttori e dei metalli.

Addio totale? Sembra di no

Suzuki, come ben sappiamo, è sempre stata un punto di riferimento nel mondo delle corse, specialmente in quello delle due ruote. Ha partecipato al mondiale Superbike, a quello Supersport, all’Endurance, alla Superstock 1000 e 600, al Motoamerica, al campionato motocross e “last but not least” alla MotoGP, se poi volessimo spaziare anche in altri ambiti potremmo parlare dei campionati di velocità su acqua, Rally, Off-Road; insomma un curriculum di tutto rispetto che però sembra arrancare sotto il peso della crisi mondiale. Non crediamo si tratti di un addio totale, pensiamo si tratti di una pausa di riflessione come quando si ritirò nel 2011 per poi tornare pochi anni dopo, nel 2015, con Aleix Espargarò e Maverick Viñales.

Aleix Espargarò nel box Suzuki nel lontano 2015 – Photo Credit: MotoGP.com

MotoGP, la situazione attuale

Come Alvaro Bautista 11 anni fa, passato poi con il team Gresini, quest’anno si ritroveranno a piedi Joan Mir e Alex Rins; per il campione del mondo sembra che la Honda HRC gli abbia fatto già una proposta e che probabilmente il prossimo anno prenderà il posto di Pol Espargarò. Per lo spagnolo numero 42 invece la situazione è un po’ diversa; finora non gli è stata avanzata alcuna offerta, ma ci rendiamo conto che è ancora presto per parlare. Fatto sta che il motomercato quest’anno sarà entusiasmante. Per adesso non ci resta che aspettare il bollettino ufficiale da parte di Suzuki, sperando ovviamente in una sonora smentita.

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Addio Suzuki in MotoGP
Alex Rins nel Box Suzuki Ecstar MotoGP – Photo Credit MotoGP.com

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Andrea Perfetti

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