La Scuderia Ferrari conquista un secondo e terzo posto durante il GP di Miami. Sono due vittorie di fila per la Red Bull di Max Verstappen che ha portato diversi aggiornamenti sulla RB18, a differenza della Rossa di Maranello. È un campanello d’allarme? Assolutamente no.
GP Miami, è una Ferrari già finita?
La Scuderia Ferrari nel primo Gran Premio di Miami ha portato a casa un doppio podio con Charles Leclerc e Carlos Sainz che si sono classificati al secondo e al terzo posto. La corsa è stata – come del resto ci si aspettava – una sfida serratissima con le Red Bull di Max Verstappen e Sergio Perez, che ha confermato livelli molto ravvicinati tra le due squadre che stanno lottando per la prima posizione ad ogni gara. La Scuderia ha raccolto 33 punti e rimane in testa al Mondiale Costruttori, al pari di Charles nella classifica piloti.
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A compromettere la corsa è stato soprattutto il comportamento delle gomme Medium nel primo stint di gara di Charles. A partire dal settimo giro il monegasco ha iniziato ad avere meno passo e questo ha permesso a Verstappen di superarlo due tornate più tardi. Da quel momento Leclerc è stato costretto ad inseguire, perdendo alcuni decimi al giro fino al momento in cui è rientrato al box per passare alle gomme Hard.
Attacco e difesa, la gara di Leclerc e Sainz nel finale
Nella seconda parte della gara e con la mescola più dura il ritmo di Charles – ma anche di Carlos – era molto buono al punto che il monegasco recuperava decimo dopo decimo sul leader della corsa e Sainz riusciva a tenere a bada senza troppi problemi Perez. Quando il gruppo è stato ricompattato dalla Safety Car causata dall’incidente fra Pierre Gasly e Lando Norris, Leclerc ha provato il tutto per tutto senza però riuscire a sopravanzare Verstappen, mentre Carlos si è ritrovato a lottare come un leone per difendersi da Perez che, non avendo nulla da perdere, era rientrato al box per montare un nuovo set di Medium.
Il messicano per due volte ha tentato l’attacco ma il ferrarista – con grande astuzia – ha risposto colpo su colpo evitando di concedere al rivale l’uso del DRS. Il terzo posto dello spagnolo – il podio numero tre di questa stagione per lui – costituisce un buon riscatto dopo due gare molto sfortunate e lancia Carlos con fiducia verso il prossimo Gran Premio.
Dov’è la Bestia?
Ma qui la domanda sorge spontanea: la F1-75 non era una Ferrari bestiale? Una “Bestia”, come battezzata da Charles Leclerc? A conti fatti, lo è ancora! È vero, la Rossa non vince dal GP di Australia (da due gare insomma), perdendo il confronto durante la Sprint Race e la gara principale ad Imola oltre che l’appuntamento a Miami. Nonostante questo, la F1-75 è la stessa di quella vista in Bahrain e riesce a tenere il passo della Red Bull che di aggiornamenti ne ha già portati diversi.
Il distacco è di soli due decimi tra la RB18 e la F1-75 a favore della monoposto di Milton Keynes e, a detta di Mattia Binotto, un sostanziale e corposo set di aggiornamenti arriverà in occasione del GP di Spagna che si disputerà il 22 maggio. Il pacchetto comprenderà un nuovo fondo provato in occasione dei test Pirelli a Imola, una nuova ala posteriore, una MGU-K e altro ancora. Red Bull non rimarrà di certo a guardare, vedremo quindi chi la spunterà!
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