Andrea Migno incontenibile riguardo le categorie minori; arriva lo sfogo da parte del pilota della Moto3 del team Snipers. Dure le parole del giovane, figlio della VR46 Academy, che si scaglia contro i dirigenti FIM e Dorna: “Non basta più neanche il morto per fare cambiare le cose”.
Le dichiarazioni di Migno
Alla luce della morte del giovanissimo talento olandese Victor Steeman, morto a soli 22 anni durante una gara a Portimao, Andrea Migno ha tirato fuori numerosi sassolini che portava da tempo nella scarpa. Ecco le sue parole:
“Mi sembra chiaro che ci sia qualcosa di sbagliato riguardo alle categorie minori e sottolineo che mi riferisco a quelle come la Moto3, la PreMoto3 o una Supersport 300. Ormai non basta più neanche il morto per fare cambiare le cose. Sono anni che se ne parla e ci rende conto che va sempre peggio! Le gare e il percorso delle categorie minori devono cambiare il prima possibile. Fino a qualche anno fa, esistevano i duelli: negli ultimi giri a giocarsi la posizione erano 2-3 piloti, massimo 5-6. Esisteva, inoltre, cercare di fare il miglior tempo in qualifica senza scia mentre ad oggi è utopia. Oggi nella stramaggioranza dei GP di un campionato, ogni week end un gruppo di 20 e più piloti rischiano la vita costantemente perché si ritrovano costretti ad inseguirsi e speronarsi per arrivare al risultato finale”.
“Le gare della Moto3 sono un’escalation di rischi presi da tutti i piloti a ogni curva, una guerra tra ragazzi. Il motorsport é pericoloso, se si aggiunge questa dose di rischi in più, gli episodi non possono che aggravarsi. Sarebbe ora di dare ai giovani la possibilità di fare la differenza in sella alle loro moto, come nelle categorie superiori, vedi Moto2, MotoGP, Supersport 600 o Superbike. Dove chi riesce ad andare più forte ed essere più efficace nell’arco di uno e più giri, può fare la differenza in pista. Nelle categorie minori non accade più, il talento non può palesarsi con moto tecnicamente troppo facili da portare al limite per tutti. Le categorie minori vanno rifondate, non si può far finta di nulla!”
È difficile aggiungere altro a quanto dichiarato da Andrea. La situazione è davvero molto grave ed è necessario che la FIM e la Dorna attuino delle misure mirate per contenere i rischi.
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