La Suzuki di Rins agguanta la vittoria al GP d’Australia. Il team, nonostante il sopraggiungimento del pensionamento, non si dà per vinta e sfida i “big“ del paddock ottenendo un risultato a dir poco incredibile. Suzuki e Rins meritano la vittoria quest’anno.
Suzuki dice addio, il team risponde con una vittoria
A pochi mesi dall’annuncio dell’addio da parte di Suzuki del paddock della MotoGP, arriva un ottimo ed importante risultato per il team. Livio Suppo, Team manager Suzuki, ha lasciato percepire nelle sue parole un senso di tristezza e malinconia per l’attuale situazione ma nonostante il clima che c’è nel box, ha fatto intendere quanto la squadra fosse determinata a portare a casa un buon risultato prima della “fine dei giochi“. Determinazione che è stata finalmente ripagata quest’oggi con il primo posto.
Alex Rins è riuscito a fare una rimonta davvero impressionante, partendo dalla decima posizione infatti è riuscito a risalire il gruppone dei primi in classifica fino a mettere le ruote davanti al ducatista Pecco. Suzuki è riuscita a sconfiggere la competitivissima Ducati e la temibile Aprilia, oltre che la ritrovata (ma solo grazie a Marquez, ndr) Honda e tutto grazie al lavoro di un team abbandonato a sè stesso, lasciato alla deriva in direzione di un baratro che sembra essere ormai irreversibile. Professionalità, competenza, duro lavoro e tanta tanta tanta passione hanno regalato all’Ecstar team una grande gioia che potrebbe essere l’ultima.
Le parole di Rins
Dopo essere sceso dal podio, Rins, che il prossimo anno passera in LCR, ha commentato la gara appena svoltasi a Phillip Island elogiando tutto il team:
“Non è stato facile per noi come squadra sapere che il prossimo anno la squadra non continuerà nel campionato, non abbiamo fatto gare così belle. Come se non bastasse sono stato coinvolto in alcune cadute con alcuni piloti e a Montmelò mi sono rotto la mano. Ma la chiave è stata non arrendersi e così è stato, non abbiamo mai gettato la spugna. Ci siamo meritati questa vittoria, questa è tutta per la squadra, per quelli che hanno avuto dei contratti per il prossimo anno e per quelli che sono stati più sfortunati. È tutto per loro”.
La gara secondo Alex
Terminato l’elogio alla squadra, il discorso si è poi spostato sulla dinamica di gara che lo ha visto protagonista assoluto. Peccato invece per Mir, penalizzato da un problema ai sensori della pressione delle gomme.
“Mi sono sentito bene fin dall’inizio, sono stato in grado di gestire molto bene la gomma posteriore. Quando ero dietro a Pecco, come all’inizio dietro a Jorge Martin, mi sono reso conto che stavano guidando un po’ troppo lentamente. Verso la fine della gara ho provato a stare davanti, magari ad aprire un piccolo gap con gli inseguitori continuando a curare la gomma posteriore, ma in rettilineo mi superavano quindi ho deciso di restare indietro e provare ad arrivare a fine gara con qualcosa in più. Sapevo che se avessi iniziato l’ultimo giro al secondo posto, avrei avuto qualche possibilità di sorpassare Pecco tra la curva 1 e 2″.
Complimenti a Rins e a tutto il team Suzuki che continua a lavorare duro per regalarci questo spettacolo.
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