L’ex pilota di Formula 1 Martin Brundle si schiera dalla parte di Max Verstappen, affermando che l’incidente tra i due piloti durante il GP d’Italia fosse semplicemente un incidente di gara. Secondo il commentatore di SkySportUK Max non ha colpe, e nemmeno Lewis Hamilton, Brundle crede che l’olandese sia stato solo troppo ambizioso, ma andava fatto.
L’incidente tra Max e Lewis
I contendenti al titolo mondiale di F1, Lewis Hamilton e Max Verstappen, si sono scontrati alle curva 1 e 2 del Gran Premio d’Italia, dopo una brutta partenza per entrambi il colpo di grazia è stato il lento pit-stop per entrambi che li ha costretti ad incrociarsi all’uscita dei box del circuito di Monza. Nel momento in cui Hamilton usciva dai box, Verstappen prendeva la linea esterna nella prima parte della chicane del rettilineo.
L’olandese prende il cordolo e va contro Hamilton. Entrambe le vetture si sono fermate nella sabbia, con la Red Bull di Verstappen finita letteralmente sulla Mercedes di Hamilton. Il pilota olandese post gara è stato penalizzato con tre posizioni in griglia per il Gran Premio di Russia. Gli steward hanno giudicato “prevalentemente” colpevole Max, ma Brundle non crede che la colpa possa essere attribuita all’olandese ma nemmeno al britannico. La tesi di Brundle rimane un semplice incidente di gara.
Le dichiarazioni di Martin Brundle
Quando Lewis è uscito dai box è stato obbligato a rimanere sul lato destro per la lunghissima linea di uscita ai box. Lewis sapeva che era stretto e sapeva che Max era lì e gli ha debitamente lasciato la larghezza di una macchina come da regolamento. Questo è stato un momento chiave per la gara e il campionato. Entrambi i piloti sapevano che sorpassare una vettura con un ritmo simile era estremamente difficile ed entrambi avevano bisogno di essere davanti. Non c’era praticamente tempo per il pensiero cosciente, si trattava di riflessi e istinto. Max è andato all’esterno di Lewis alla prima curva, una mossa in buona fede fatta con la sua macchina completamente sotto controllo. Non è stata una manovra sfrenata con le gomme bloccate o simili.
Lewis si aspettava che Max non andasse in lotta con lui, come del resto era successo al contrario in Inghilterra quando Lewis ha rinunciato a cedere a Silverstone il giorno della gara. Forse era una mossa troppo ambiziosa, ma doveva essere fatta. Max era completamente impegnato, forse avrebbe dovuto frenare o rallentare, ma dubito che ci fosse tempo e voleva il sorpasso. Forse Lewis avrebbe dovuto cedere e dare più spazio in quella frazione di secondo, era molto a metà pista verso la curva due, ma perché avrebbe dovuto? Ecco perché nel commento dal vivo l’ho chiamato un incidente di gara e lo sostengo. Gli Steward hanno assegnato a Max una penalità di tre posizioni a Sochi, hanno debitamente ritenuto che fosse più colpa di Max che di Lewis.
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Mara Romano