A Baku le gomme Pirelli compromettono la gara di Stroll e Vestrappen con una doppia foratura. Il fornitore italiano parla di detriti in pista

Pneumatici Pirelli sul banco degli imputati dopo la doppia foratura sul circuito di Baku che è costata il ritiro di Lance Stroll e soprattutto quello del leader iridato Verstappen. L’olandese era primo quando la gomma lo ha tradito a pochi giri dalla fine. Team e piloti puntano il dito proprio sulla casa italiana che però, al termine della gara azera, ha rispedito le accuse al mittente attribuendo lo scoppio ai detriti in pista.

Baku: gomme Pirelli compromettono la gara di Stroll e Verstappen

Al giro 46 il GP d’Azerbaigian sembrava essere per Max Verstappen l’occasione per allungare in classifica su Lewis Hamilton. Il pilota Red Bull è stato autore di una gara strepitosa che si è conclusa nel peggiore dei modi, direttamente sul muro del rettilineo di partenza quando viaggiava a 330 Km/h. Colpa di una foratura alla posteriore sinistra. Bandiera rossa, gara interrotta a quattro giri dalla fine, con Max furioso che tira un calcio alla gomma incriminata. Il GP è stato vinto dal compagno di squadra Perez. Per Verstappen rimane la magra consolazione del fuori pista di Hamilton alla ripartenza: l’inglese finisce in fondo al gruppo e rimane a secco di punti.

Max Verstappen furioso dopo il ritiro al GP d’Azerbaijan – Photo Credit: fia.com

Le gomme Pirelli avevano già fatto una vittima nella prima parte di gara. Al giro 30 il pilota dell’Aston Martin Lance Stroll va a sbattere a muro dopo la foratura della gomma hard posteriore sinistra. Stessa mescola e stesso pneumatico di Verstappen. Sia l’incidente di Stroll che quello di Max sono stati senza conseguenze per entrambi i piloti. Che però al termine del GP non hanno risparmiato critiche alla Pirelli.

 Non ho stressato troppo le gomme – ha detto Verstappen a fine gara – ero a mio agio e non ho avvertito alcuna vibrazione prima che la gomma cedesse. Difficile che abbia centrato dei detriti. Di sicuro avremo colloqui con la Pirelli. Ma conosciamo già il risultato di quella conversazione ed è difficile da accettare. la Pirelli dirà che probabilmente c’erano detriti in pista.

Pirelli: “Foratura gomme colpa dei detriti sul circuito di Baku”

A rispondere alle accuse di Verstappen è il responsabile di Pirelli Motorsport Mario Isola che, come ipotizzato dal pilota Red Bull, ha attribuito il cedimento dei pneumatici a cause esterne:

Posso dire che tutte le gomme che abbiamo controllato in pit lane non hanno mostrato segni di fatica e la gomma più sollecitata a Baku non è la posteriore sinistra, bensì l’anteriore destra. Non c’era alcun allarme perché avevamo dati con percorrenze molto maggiori senza alcun problema e non ci sono stati problemi legati all’usura. Poi capisco che i piloti si preoccupino per questi incidenti ma è quasi impossibile pensare a uno pneumatico in grado di resistere a qualsiasi tipo di detrito, se si tratta di detriti. Se, invece, emergesse che non si è trattato di quella causa, allora dovremmo considerare delle nostre contro azioni.

Max Verstappen gomme Pirelli GP Baku
La Red Bull in azione durante il GP di Baku 2021 – Photo credit: fia.com

Durante la conferenza stampa post GP, Isola ha inoltre rivelato che profondo taglio è stato riscontrato anche sulla posteriore sinistra della Mercedes di Hamilton, controllata durante l’esposizione delle bandiere rosse. Un taglio per fortuna senza conseguenze per il pilota inglese.

Gomme Pirelli e forature improvvise: una storia che si ripete

La Pirelli, fornitore unico per la F1 dal 2010, non è nuova ad episodi ed incidenti come quelli di Stroll e Verstappen a Baku. Successe a Silverstone nel 2020, con vittime Sainz, Bottas ed Hamilton che poi vinse praticamente su tre ruote. E ancora ad Imola sempre lo scorso anno: in quel caso tocco ancora a Verstappen che vide sfumare il podio. Tornando indietro nel 2018 è Bottas a fare le spese di un cedimento della gomma, mentre è leader proprio del GP azero.

La Pirelli si è sempre giustificata attribuendo le forature alla presenza di detriti sulle piste, magari conseguenza di incidenti di gara. Spiegazioni che non sempre hanno convinto team e piloti, soprattutto quando il cedimento di una gomma ha compromesso una vittoria o un allungo in classifica. Oltre ai punti persi o al primo posto andato in fumo, i piloti dovrebbero preoccuparsi però anche della loro sicurezza. Andare a muro a oltre 330 km/h per colpa di una foratura non dovrebbe accadere in una F1 moderna che ha, giustamente, nella sicurezza in pista uno dei suoi cavalli di battaglia.

Gomme Pirelli
Dettaglio delle gomme Pirelli da 18 – photo credit: Pirelli Motorsport Twitter Official Account

La Pirelli, nella continua ricerca della performance pura, sembra aver sacrificato parte della sicurezza, se un pneumatico nato per avere un certo range di durata scoppia senza nessun preavviso. Il fornitore italiano avrà dal prossimo anno, con l’introduzione delle gomme da 18 pollici, una grande occasione per creare un prodotto che sia in grado di garantire contemporaneamente durata, sicurezza e miglior grip. L’augurio è che il tutto non si trasformi in un’occasione persa.

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Rosanna Greco

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