A prima vista e per molti, il significativo incidente di Charles Leclerc in Francia nella gara di ieri ha rievocato un flashback al 2018, quando Sebastian Vettel ad Hockenheim sbagliò mettendo a muro la sua Ferrari e andando a sgretolare le sue possibilità di vittoria del mondiale. Due incidenti che istintivamente si assomigliano, ma con caratteristiche profondamente diverse.
Leclerc-Vettel il confronto tra le due situazioni
Per la maggior parte degli spettatori e appassionati è stato facile fare l’associazione tra i due incidenti capitati a Leclerc e Vettel, perché sono stati due episodi capitati in un momento fondamentale della stagione che hanno disintegrato gli animi di tutti, loro stessi in primis, e le speranze per il mondiale. Il primo in ordine cronologico, fu commesso sullo splendido tracciato di Hockenheim in Germania, sul bagnato, con gomme slick, Vettel perse il controllo della sua Ferrari alla Sachs-kurve, curva 10, che presenta un leggero grado di inclinazione e che la rende una curva molto difficile da guidare soprattutto il quelle condizioni.
Quello che in pochi forse sapranno, è che Vettel al giro precedente perse un pezzo della sua ala anteriore, precisamente il flap montato sulla parte anteriore sinistra, arrivando poi in quella curva da Leader della corsa e sbagliando a calcolare l’impostazione della curva. Rapportando però questo brutto episodio ai giorni d’oggi, possiamo dire che per l’incidente di Sebastian, fu un sottosterzo pesantissimo come abbiamo detto poco fa a farlo andare fuori pista.
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Tutto l’opposto rispetto a Leclerc, che nel GP di Francia al Paul Ricard va in sovrasterzo e perde il controllo della F1-75 alla Beausset, curvone estremo a destra. Le cause si possono identificare nel fatto che Leclerc innanzitutto ha attuato sulla sua Ferrari un assetto estremamente sovrasterzante come piace a lui, che per la prima parte di gara ha funzionato bene, ma arrivati al momento in cui era richiesto il maximum push, non ha dato l’effetto sperato. Il monegasco stava spingendo per rientrare ai box, mentre Verstappen aveva anticipato di 2 giri la sosta e probabilmente sarebbe uscito di poco davanti a Leclerc. Sta di fatto che il ferrarista entra nel curvone forte, troppo forte, e per la traiettoria di quella curva si porta all’esterno, troppo all’esterno; di conseguenza con troppa velocità e con quella traiettoria così esterna, è stato facile finire in testacoda contro le barriere.
Insomma, due incidenti simili come situazioni, ma ben diversi nella dinamica. Ad ogni modo ora sono 63 i punti che distaccando Leclerc da Verstappen e mancano dieci gare alla fine della stagione. Se la Ferrari vuole vincere, non può permettersi di sbagliare più nulla. E non basta la perfezione di Leclerc e della squadra, ma servirà anche un Sainz in ottime condizioni per imporsi e togliere punti a Verstappen.
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