Binotto Ferrari smentita
In un'intervista per Motorsport.com, Mattia Binotto risponde alle accuse di Nico Rosberg e difende l'intera squadra Ferrari.

Mattia Binotto non vuole saperne di cambiamenti in casa Ferrari, nonostante ciò che ha detto Nico Rosberg in merito. L’ex campione del mondo, infatti, ci è andato giù pesante dopo gli strafalcioni della Rossa a Zandvoort. L’immagine che ne è risultata è quella di una squadra incompetente guidata da un team principal privo di carisma, con il forte bisogno che qualcosa cambi. Per questo, in una successiva intervista, Mattia Binotto ha sentito la necessità di rispondere alle accuse. Di seguito sono riportate le sue parole.

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Binotto: “Rosberg dovrebbe sapere l’importanza della stabilità in un team”

Risalgono alla serata del GP d’Olanda, le parole dure che Nico Rosberg ha rivolto alla Ferrari e a Mattia Binotto. L’ex pilota Mercedes si è espresso senza riserve sul comportamento dell’intera squadra, dal muretto box ai meccanici, affermando che “in Formula 2 e in Formula 3 lavorino meglio della Rossa su strategie e soste ai box“. Inoltre, è andato ad attaccare direttamente il team principal della Rossa, giudicandolo inadatto al suo ruolo per l’assenza di carisma e capacità manageriali, due ingredienti fondamentali per la guida di un team tanto importante. A queste, secondo Rosberg, è da imputare la mancanza di polso all’interno della squadra, nella quale deve sussistere un cambiamento importante, se si vuole puntare ad un Mondiale. Ebbene, la risposta di Mattia Binotto non ha tardato a farsi sentire. Queste le sue parole, in un’intervista rilasciata a Motorsport.com.

Sainz Ferrari pit stop
Photo Credit: Scuderia Ferrari Twitter

Non faremo nessun cambiamento. Questa è la mia risposta a Rosberg. Abbiamo persone fantastiche ed è stato dimostrato che nello sport è più importante la stabilità, e che ci si assicuri di migliorare giorno dopo giorno, gara dopo gara. Abbiamo grandi persone in squadra: non ho dubbi su questo. Ci vogliono anni di esperienza per tutti i team all’avanguardia e non credo ci sia motivo per cui debba essere diverso per noi. La sosta di Sainz? È stata una chiamata molto tardiva per reagire a quello che ha fatto Hamilton. Troppo tardiva. Ma so, così come dovrebbe sapere anche Rosberg perché è un pilota esperto, che è molto più facile affrontare questo tipo di problemi piuttosto che le prestazioni. La prestazione è ciò che conta di più oggi, a mio avviso“. – Mattia Binotto

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Camilla Taglietti

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