Il comunicato inerente a quanto emerso dai bilanci del 2021 ha riportato l’attenzione su un regolamento finanziario finora poco chiacchierato. Insieme a Mario Donnini, ospite nella nostra puntata di Paddock GP, abbiamo affrontato quello che sembra essere il vero problema, ovvero la poca chiarezza di regole e sanzioni tra i vari regolamenti della F1.
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Regole poco chiare in F1: il pensiero di Mario Donnini
Come tutti gli sport, anche la F1 è governata da regole che, se trasgredite, comportano diverse sanzioni. L’attuale problema del Circus sembra però riguardare quella poca chiarezza che da sempre aleggia attorno a tale argomento. Spesso infatti si è assistito a pene molto diverse per episodi simili se non uguali, e nono solo a distanza di anni, ma anche nel giro di poche gare. Ospite nella nostra puntata di Paddock GP, Mario Donnini ha così commentato questa problematica.
“Secondo me manca quella che è una delle questioni cardine giuridiche; manca la certezza della pena. Quando si verifica una fattispecie particolare, non vi è mai la corresponsione di una pena adeguata perché di volta in volta non c’è giurisprudenza. Non si riesce a capire quali principi si adottino all’interno di una determinata fattispecie. Faccio un esempio. Ungheria 2010, Vettel fa la stessa cosa che Perez ha fatto 12 anni dopo a Singapore. Il primo di becca un drive-through che gli distrugge la corsa; il secondo, che fa la stessa cosa per ben due volte, si pende due punti sulla patente e 5 secondi di penalità. E li prende perché è recidivo”. – Mario Donnini
Regole poco chiare in F1: colpa della sola FIA?
Piangere sul latte versato è proverbialmente inutile. Eppure di fronte a verdetti di una certa disparità, il malcontento nei confronti della Federazione si è sempre sollevato. Una colpa che forse la Federazione non merita di prendersi nella sua totalità. Gli stessi team di F1 hanno infatti il loro ruolo in quelle che sono regole poco chiare che lasciano spazio alle famose zone grigie spesso contestate.
“Un atteggiamento medio dei giudici della FIA, che tra l’altro cambiano di gara in gara, dà adito a una serie di incongruenze, a una totale assenza di una giurisprudenza omogenea. Siamo di fronte alla totale anarchia e a sentenze che sono prese spot. Giuste o no, non sono mai cardine. Qui non resta mai niente. Uno stesso caso viene disciplinato in modo diverso addirittura da un GP all’altro. Le regole della F1 sembrano cambiare di volta in volta, non nella stesura che è costante, ma nell’applicazione delle sanzioni. La colpa è in parte della Federazione e in parte anche delle squadre, perché le regole sono per lo più dettate da loro e sono ambigue, piene di eccezioni e di altrettante scappatoie”. – Mario Donnini
Ascolta Paddock GP!
Nell’ultima puntata di Paddock GP, Chiara Zambelli e Raffaello Caruso hanno commentato quanto successo GP del Giappone, diciottesimo appuntamento del mondiale che ha visto vincere Max Verstappen, laureatosi campione del mondo per la seconda volta.
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