Il GP del Brasile, penultimo appuntamento della stagione 2022, ha finalmente regalato la vittoria alla Mercedes, la prima di questo complicato anno. Non solo; il trionfo infatti è stato totale, con il team di Brackley che ha portato a casa il massimo bottino possibile. A vincere però, ironia della sorte, non è stato Lewis Hamilton, bensì George Russell.
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Mercedes trionfa nel GP del Brasile: la doppietta d’oro
Al termine della ventunesima gara del mondiale 2022, Mercedes ha potuto finalmente tirare quel sospiro di sollievo spesso strozzato in gola durante l’anno. Il team guidato da Toto Wolff sul circuito di Interlagos non ha avuto eguale, portando a casa una doppietta che sembrava davvero non potesse mai arrivare. La W13 in Braile ha finalmente funzionato a dovere, permettendo così ai due piloti delle Frecce d’Argento di chiudere al primo e al secondo posto.
A vincere il GP del Brasile non è però stato Lewis Hamilton. La prima vittoria 2022 per Mercedes è infatti giunta per mano di George Russell. Il ragazzino, l’allievo, il principe alla corte del re. La prima vittoria in carriera solo sfiorata nel GP del Sakhir nel 2020 è giunta al termine di un weekend quasi perfetto per il giovane inglese. La sbavatura in qualifica non ha danneggiato la sua Sprint, che lo ha visto partire terzo e tagliare per primo il traguardo. Un’azione, quest’ultima, di cui si è reso autore anche nella gara di domenica.
gioisce anche l’altra metà del box Mercedes, quella di Hamilton. Forse però con un pizzico di amaro in bocca. A pesare probabilmente non è tanto quel record che il sette volte iridato detiene fin dalla sua prima stagione in F1. Di gara dopotutto ce n’è ancora una e Hamilton ha mostrato di essere parecchio in forma. Il compagno di squadra però è il primo nemico in F1 e quella prima vittoria Mercedes giunta grazie a Russell indubbiamente fa male. Hamilton ha comunque mostrato ancora una volta il suo grande talento, che lo ha portato al secondo posto dopo una rimonta a seguito di un contatto con Verstappen.
Mercedes: buona la prima… di Russell
Sembra quasi ironica la sorte a cui Lewis Hamilton è andato incontro nel weekend del GP del Brasile. Con una Red Bull che fin dal venerdì ha mostrato le prime difficoltà, la vittoria per il team di Brackley ha cominciato ad essere più reale. E, come logica avrebbe voluto, chi meglio del sette volte campione del mondo poteva cogliere questa opportunità? La pista però ha riserbato un destino diverso da quello immaginato. Un fato che però tanto sbagliato forse non è stato, se si pensa a quanto successo in Bahrain nel 2020.
Quel giorno infatti la vittoria di George Russell sembrava ormai cosa fatta. Qualcosa però non è andato secondo i piani, togliendo al giovane sostituto di Hamilton la possibilità di vincere la sua prima gara in F1. Un’occasione che, due anni dopo, il Brasile gli ha restituito e che non è stato possibile togliergli. Russell infatti ha svolto perfettamente il suo compito, mostrando anche un coraggio non da tutti. Per lui il sette volte iridato non è altro che un compagno di squadra. Per quanto scomodo e nonostante l’enorme rispetto, il giovane non ha comunque avuto paura di mettere le cose in chiaro.
A Interlagos è così risuonato l’inno inglese per una doppietta Mercedes che ha visto l’allievo ergersi sul gradino più alto del podio affiancato da quello che è il suo maestro. Un momento quasi ironico ma più che meritato. La strada per Russell è ancora lunga e prendere le redini che il sette volte campione del mondo prima o poi lascerà non sarà certo semplice. Qualcosa però in Brasile potrebbe essere cambiato. E di questo anche Hamilton dovrà tenerne conto.
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