Il direttore di gara Michael Masi è andato su tutte le furie ieri mattina, prima della gara in Qatar, quando Christian Horner, venuto a conoscenza della penalità inflitta al suo pilota Max Verstappen, ha criticato duramente l’operato dei volontari di pista in Qatar.
Michael Masi vs Christian Horner
Il team principal della Red Bull Christian Horner ha criticato duramente la scelta della FIA di penalizzare Max Verstappen, poche ore prima della gara del Qatar. All’olandese è stata, infatti, inflitta una penalità di cinque posizioni in griglia per aver ignorato le doppie bandiere gialle sventolate nel suo ultimo giro lanciato delle qualifiche del GP del Qatar di sabato. Bandiere gialle causate dall’AlphaTauri di Gasly che aveva forato un pneumatico poco prima del traguardo. Verstappen non ha rallentato e domenica è stato punito. Da secondo è sceso fino al settimo posto sulla griglia del GP del Qatar. Dopo questa news, Horner ha sentenziato sulla penalità e sulla gestione della FIA.
E questo, alla fine di una stagione in cui Michael Masi ha dovuto fare spesso da arbitro nella guerra Red Bull contro Mercedes, è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Horner è stato convocato dagli steward al termine della gara di ieri in Qatar. Le parole di Horner hanno fatto letteralmente infuriare il direttore di gara, il quale crede che la parole usate da Horner siano state completamente fuori luogo.
Le dichiarazioni di Michael Masi
Penso che doveva attaccare nessuna persona. Soprattutto quando abbiamo migliaia di marshal volontari in tutto il mondo, che dedicano un’enorme quantità di tempo a livello globale, senza di loro questo sport che tutti hanno molto a cuore non potrebbe svolgersi. Tutti rinunciano a un’enorme quantità di tempo. Senza di loro, non ci sarebbe. Questa è la parte che manca a molte persone.
E difenderò ogni funzionario volontario e ogni funzionario in ogni pista in tutto il mondo. Tali critiche non sono accettate. Ciò che hanno fatto i marshal, reagire alla situazione, è chiaro e semplice. Se dai un’occhiata a cosa c’era e cosa stava succedendo e con tutto con l’auto di Pierre su tre gomme, hanno agito d’istinto. Hanno agito nel migliore interesse di mantenere tutti al sicuro in pista. E non credo che nessuno dovrebbe essere criticato per aver agito in base al proprio istinto.
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Mara Romano