mercedes gp australia
Il GP d'Australia porta Mercedes al secondo posto in classifica, con Russell che chiude terzo, mentre Hamilton si accontenta del quarto.

Il GP d’Australia, un po’ come accaduto in Bahrain, permette a Mercedes di trovare un risultato poco sperato. Il podio di Russell e il quarto posto di Hamilton regalano inoltre il secondo posto Costruttori al team di Brackley. Nonostante i problemi accusati dalle W13, Mercedes mostra comunque una solidità, anche se accontentarsi non è certo l’obiettivo di questo mondiale 2022.

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GP Australia: una Mercedes solida che ancora non basta

Il weekend sulla pista di Melbourne non era iniziato nel migliore dei modi in casa Mercedes. Gli aggiornamenti attesi nella terra dei canguri non sono infatti arrivati e le soluzioni provate dal team di Brackley non hanno certo ricevuto elogi. Le notti insonni passate da Toto Wolff hanno però fruttato qualche consiglio e il risultato ottenuto è dovuto ad una stabilità che permette ai piloti di portare a termine le gare. Un aspetto non scontato visto che l’affidabilità è tornata protagonista.

LE PAROLE DI HAMILTON DOPO IL GP D’AUSTRALIA

Hamilton deve ancora attendere per assaporare quella “vendetta” sognata durante la pausa invernale; oltre un certo limite infatti sembra non esserci accesso. Per ora. Il sette volte campione del mondo mostra comunque che darsi per vinto non fa parte della sua strategia e in pista tira fuori tutti gli artigli consentiti; nonostante una vettura che ad oggi non gli permette di lottare per l’agognato ottavo titolo, Sir Lewis sull’asfalto è il solito combattente. Le difficoltà della W13 non sono però le uniche che presentano ai suoi occhi; ora davanti a lui infatti c’è anche George Russell.

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Hamilton all’attacco di Perez nel GP d’Australia – Photo Credit: Mercedes F1 Official Media Site

Il giovane chiude il GP d’Australia al terzo posto, conquistano un podio che porta sensazioni diverse da quella volta in Belgio, quasi al sapore di vittoria. Più personale che di squadra. La Virtual Safety Car aiuta, il team radio durante la lotta con Perez meno, ma alla fine l’audacia è premiata. Terzo in Australia e secondo nella classifica Piloti, dietro al solo Leclerc che ad oggi è un lontano puntino colorato di rosso; una luce che inizia a brillare anche nel neo arrivato alla corte di Toto Wolff, una luce che forse potrebbe infastidire chi a quella corte ci vive da tempo.

L’alba di una nuova corsa in casa Mercedes

Il giorno che segue ad un GP è quel momento in cui a freddo è d’obbligo ricostruire il puzzle degli eventi; in casa Mercedes alcuni pezzi mancano, ma il team di Brackley può contare su due forze che non tutti vantano. Le W13 mostrano infatti, ancora una volta, di essere affidabili, così come i due piloti, pronti a cogliere ogni opportunità per non perdere troppo terreno da chi la strada giusta l’ha presa fin dall’inizio. Nonostante dei team radio complicati da ascoltare per chi nell’abitacolo ha voglia di lottare, alla fine quanto conta è il risultato che si ottiene tagliando il traguardo.

LE DICHIARAZIONI DI RUSSELL DOPO LA GARA

Russell festeggia così un podio guadagnato, mentre Hamilton si accontenta di un quarto posto qualunque. Toto Wolff invece non chiude occhio, interrogandosi su cosa sia accaduto nel giro di pochi mesi alla sua dominante vettura. Non essere in lotta per i titoli in palio non è infatti il cammino designato da chi di titoli Costruttori ne ha vinti otto di fila. La strada però questa volta non sembra essere spianata. Solidità e affidabilità sono certo carte fondamentali da avere nella propria mano, ma le giocate fatte da Mercedes sono ancora lontane dalla conquista di una partita.

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L’arrivo di Russell al termine del GP d’Australia – Photo Credit: Mercedes F1 Official Media Site

La prossima fermata del mondiale sarà Imola, dove le W13 dovrebbero mostrare le prime modifiche per provare a recuperare un progetto forse non del tutto sbagliato, ma sicuramente nato con qualche incrinatura di troppo. Tra una Ferrari che scappa e una Red Bull in affanno, Mercedes spera presto di rimettersi a caccia di un mondiale che ancora non può darli per vinti. Lo sviluppo sarà importante, ma il gioco di squadra non dovrà essere dimenticato; la mentalità dei due alfieri potrebbe infatti vacillare di fronte ad una pressione palpabile con i soli occhi. Le gare sono tante e Mercedes ad oggi resiste; resistere però non è lo scopo e gli affanni potrebbero annebbiare le menti. Risalire è difficile, ma non impossibile; soprattutto per quel numero otto che cambierebbe una storia già bella.

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Chiara Zambelli

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