Con il GP d’Olanda si è conclusa la seconda delle tre agre consecutive previste in questo rientro dalle vacanze. A trionfare davanti al suo tifo è stato Max Verstappen, con George Russell e Charles Leclerc a completare il podio di Zandvoort. Una gara che, ancora una volta, ha visto una Ferrari diversa da quella di inizio stagione, meno competitiva rispetto alle rivali. Nella nostra puntata di Paddock GP, insieme al nostro ospite Carlo Cavicchi, abbiamo parlato del momento di difficoltà che la Ferrari sta affrontando.
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Carlo Cavicchi: “Ferrari era già lenta in Ungheria”
Dopo la brutta parentesi in Belgio, quella che si è presentata sul tracciato di Zandvoort è parsa come una Ferrari ritrovata. Una conferma che però non è arrivata con le prestazioni nella gara di domenica, che ha invece mostrato una F1-75 ancora affaticata. Tale condizione è stata poi associata all’introduzione in Belgio della TD39; ma la perdita di prestazioni per le Rosse di Maranello arriva già da prima della pausa estiva. Ospite nella nostra puntata di Paddock GP, Carlo Cavicchi ha espresso il suo pensiero sull’attuale condizione del team di Maranello.
“La Ferrari è stata lì per vincere, ma stiamo parlando del primo quarto di stagione. Per un po’ è andata, poi è calata strada facendo ed è calata in gara, non per colpa dei piloti. Succede. Non credo che le regole nuove, come quelle del porpoising, siano condizionanti. La Ferrari andava già più piano in Ungheria; abbiamo visto tre GP su tre piste completamente differenti e tre condizioni meteo diverse, ma lo stesso risultato, ovvero una Ferrari più lenta in gara”. – Carlo Cavicchi
Ferrari soffre un presidente poco presente?
Le difficoltà che la Ferrari si è trovata ad affrontare in questa seconda parte di stagione non sembrano, al momento, di facile soluzione. La mancanza di competitività nelle ultime gare sembra infatti non trovare una soluzione. A condire un momento complicato giunge poi l’evidente assenza di chi si trova ai vertici della casa del Cavallino Rampante; una situazione dalla quale il team non ne trae certo giovamento. Insieme a Carlo Cavicchi abbiamo analizzato questo particolare scenario, chiedendoci se questo aspetto può influenzare il team di Maranello.
“Per essere meno tenere nei confronti, per esempio, della Federazione ci vuole gente forte, per cominciare. Gente che la Ferrari a suo tempo aveva e che poi non ha più avuto. La gente forte la ha la Red Bull, perché Horner lo è, e la ha anche Mercedes; la Ferrari patisce che l’uomo al comando non ha una libertà assoluta come la hanno Horner o Wolff. Binotto deve rispondere comunque a un presidente che, magari per sua natura, non ha quella presenza che avevano un Marchionne o un Montezemolo. Sono sicuro che se ci fosse stato Marchionne vivo quando c’è stato lo scandalo dei motori, la Ferrari avrebbe reagito in tutt’altra maniera”. – Carlo Cavicchi
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Ascolta Paddock GP!
Nell’ultima puntata di Paddock GP, Raffaello Caruso, Chiara Zambelli e Gabriele Bassi hanno commentato il GP d’Olanda assieme al giornalista e scrittore Carlo Cavicchi.
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