Il GP del Bahrain, prima gara del mondiale di F1 2022, ha visto una Mercedes meno brillante rispetto a come il team di Brackley ha abituato ad aprire le sue stagioni. La classifica finale della gara dice Hamilton terzo e Russell quarto, dietro alle sole Ferrari, ma la pista forse ha detto qualcosa di diverso per questa W13.
GP Bahrain 2022: scoprite com’è andata la gara
Il GP del Bahrain sorride ad una Mercedes diversa
Il weekend del Bahrain non si può certo dire “da incorniciare” per il team guidato da Toto Wolff. Il terzo e il quarto posto conquistati rispettivamente dal sette volte iridato e dalla nuova leva Mercedes, sembrano infatti avere il sapore di un regalo particolarmente fortunato. Le W13 viste nei test sul circuito di Sakhir si sono presentate al primo appuntamento mondiale così come gli occhi le avevano lasciate. Estreme, forse troppo, ma soprattutto lontane per ora dalla concorrenza.
Hamilton in qualifica mostra le sue grandi doti da pilota, conquistando un quinto posto oltre il quale non era possibile andare; Russell, nono nella classifica dei tempi, paga invece il prezzo dell’essere un giovane pilota al fianco di un sette volte iridato.
La gara non sembra riservare per il team di Brackley sorprese diverse dall’essere la terza forza in pista; almeno fino agli ultimi giri del GP del Bahrain. In un attimo infatti la situazione in casa Red Bull precipita, con Verstappen e Perez che si ritrovano entrambi fuori dai giochi; Hamilton e Russell ne approfittano, senza nascondere un sorriso che forse nessuno avrebbe immaginato di vedere.
Buona la prima, ma Mercedes non spaventa
Alla vigilia del primo weekend del mondiale di F1 2022, la domanda che aleggiava tra le menti e nel paddock era solo una. Mercedes è davvero in difficoltà o si tratta del solito bluff tattico? La risposta dalla pista non è tardata ad arrivare, confermando quel sentore lasciato al termine dei test. Mercedes, per ora, non fa paura. Le bocche rimaste aperte di fronte alle soluzioni portate in pista sulle W13, si sono presto richiuse dopo il responso dato dall’asfalto, lasciando così spazio ai dubbi. Polemiche su presunte irregolarità a parte, le W13 sono risultate lente, lontane dalla concorrenza che sul circuito di Sakhir si è tinta di rosso.
Come accaduto all’inizio della passata stagione, il team di Brackley sembra aver osato più del dovuto. Un passo forse troppo grande per essere compiuto all’inizio di una nuova era di regole e vetture; un passo forse falso, non calcolato, rischiato, nonostante il 2021 abbia portato via del tempo fondamentale per arrivare pronti al primo esame in pista.
Il coraggio non è certo mancato al team di Wolff così come non sono mai mancate le perfette soluzioni ai problemi che le Frecce d’Argento hanno presentato negli anni. Otto titoli Costruttori dopotutto non sono solo un numero. Rincorrere per una squadra abituata a vincere e dominare non sarà certo cosa semplice, ma questo sembra essere il punto di partenza per questa Mercedes. Nel frattempo a Brackley si sorride dopo quanto ottenuto in Bahrain. Si dice che la fortuna aiuti gli audaci e forse è proprio questo che è accaduto al primo GP. Mercedes può dunque correre questo rischio?
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